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Lo Sporting Locri si aggiudica la quinta edizione della “Notte Rosa”, torneo della pre – season del calcio a 5 femminile. 20 le formazioni partecipanti, oltre 200 le atlete coinvolte in un progetto che per il CSI Reggio Calabria, promotore dell’iniziativa, è un attenzione privilegiata alle donne e al loro impegno nel mondo dello Sport.
« Siamo coscienti – commenta Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – che l’apporto delle ragazze all’interno delle nostre attività sportive, segna un passaggio cruciale di crescita e di cura della collettività. Quest’anno credo sia il “salto di qualità”: mi riferisco al tasso tecnico delle formazioni in campo certamente molto più competitive, ma anche per aver voluto accostare un evento sportivo ad una tematica molto delicata, quale il femminicidio ». Infatti, sono stati realizzati, grazie all’apporto di alcune squadre partecipanti, degli spot in collaborazione con la Casa Antiviolenza “Angela Morabito”, che attraverso la dott.ssa Verduci ha voluto incontrare le giovani atlete.
La classifica finale vede piazzamento d’onore per la squadra del Gioiosa, bronzo per il Galati Brancaleone, quarte le ragazze della Blu Reggio. « Un appuntamento fisso – esordisce Clementina Tripodi, direttore tecnico del CSI Calabria – che vede un movimento, quello del pentarosa, in crescita e che continua a scegliere il CSI. Una scelta dovuta, evidentemente, alla cura delle relazioni in cui quotidianamente ci spendiamo, ma anche alla professionalità della nostra classe dirigente ed arbitrale ».
Una serata di festa con tante famiglie a gremire gli spalti del Centro Sportivo “Sporting Bocale”. In apertura è stato presentato il campionato nazionale di calcio a 5 femminile che quest’anno il CSI continua a proporre a tutte le appassionate; una scommessa che ormai è divenuta certezza e pietra miliare della programmazione del Comitato Provinciale. « Ripartiamo da questa “Notte Rosa” – prosegue Clementina Tripodi – su un percorso tracciato ormai da tanti anni: siamo certi che lo sport femminile può dare grandi soddisfazioni alla nostra terra e sfatare quei tabù qualunquisti e retrogradi che descrivono Reggio e la Calabria come popolazione negletta. Vogliamo lanciare un immagine positiva che però non parta da proclami, ma da fatti concreti; le donne, senza buonismi e falsi infingimenti, sono anche questo: pronte ad indossare pantaloncini e maglietta e scendere in campo ».
Il CSI Sportinfest proseguirà, adesso, con un attenzione privilegiata per i più giovani, studenti e scuole calcio. « Un calcio ai falsi profeti – conclude Cicciù – è quello che serve per i nostri ragazzi: debellare piaghe sociali solo attraverso un esempio costruttivo, schietto e leale. Atteggiamenti che lo “spogliatoio” riesce ad “impartire” a tutti gli sportivi sani. Come CSI vogliamo dire la nostra perché lo Sport non è solo una “distrazione”, bensì è uno strumento; e forse, con un pizzico di presunzione, riesce ad essere sintesi dei valori essenziali per un cittadino o una cittadina, prima ancora che per una sportiva. Abbasso la cultura del vincere ad ogni costo, ma anche del “vivacchiare” e dell’importante è partecipare. Bisogna impegnarsi al 100% e saper accettare, eventualmente, le sconfitte per ripartire; solo così la precarietà moderna può essere vissuta con un sorriso e tanta tanta buona volontà ».
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