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A Condofuri, all’interno della serata interamente dedicata ad Arianna Errigo, il Comitato Provinciale Csi ha consegnato alla campionessa Olimpica il Premio Discobolo al Merito Csi “Giocare per Credere 2012”. Il premio “Giocare per Credere” apre ufficialmente la stagione sportiva Csi 2012 – 2013. Giocare per Credere sarà l’impegno del Csi per il prossimo quadriennio. Non uno slogan, non una “campagna” ma una responsabilità che il Csi intende assumersi. Ecco le prime parole del Consigliere Nazionale e Presidente Provinciale Csi Paolo Cicciù presente alla premiazione < Dentro quel Giocare per Credere ci sono tanti significati e tante chiavi di lettura. Giocare per credere che lo sport sia davvero occasione per incontrare il Vangelo e la Fede; per credere nell’educazione dei ragazzi e dei giovani; per credere di testimoniare – attraverso un pallone – i veri valori della vita; per credere di essere speranza nella società e nel mondo di oggi; per credere che si possa costruire insieme il Csi migliore del nostro tempo. Il premio ad Arianna Errigo è un forte messaggio a tutti i giovani reggini: Giocare per Credere che i sogni possono diventare segno > Il significativo messaggio del Csi è presente anche nelle parole del Direttore Tecnico Regionale Csi Clementina Tripodi < Aprire la stagione sportiva 2012 – 2013 con il premio ad Arianna Errigo testimonia come il programma Csi rappresenti un percorso “ambizioso e folle”. Nella vita è meglio essere ottimisti e avere torto che essere pessimisti e avere ragione. Ringrazio le associazioni del territorio di Condofuri che stanno, da diversi anni, condividono con noi un percorso educativo rivolto alle giovani generazioni.
Il loro impegno testimonia com’ è possibile, anche in Calabria, avviare percorsi virtuosi di sport e formazione > Nell’anno della Fede (voluto dalla Cei), il Csi, sente la forte responsabilità di andare al di là delle parole e delle buone intenzioni. Vogliamo testimoniare la nostra ispirazione cristiana, la nostra presenza viva nella Chiesa Italiana (in ogni Diocesi e in ogni Parrocchia). Oggi, dichiara il Presidente Nazionale Csi Massimo Achini, non abbiamo bisogno di ricordare all’infinito la nostra identità.
Abbiamo bisogno di viverla con gioia ed entusiasmo in ogni ambito dell’Associazione. Sentiamo anche la responsabilità di essere non alternativi alla Chiesa (semplicemente assurdo) ma alternativi nella Chiesa. Vogliamo mettere al servizio di ogni Parrocchia, di ogni Diocesi e di tutta la Chiesa il nostro carisma educativo per aiutare a far incontrare la proposta del Vangelo attraverso l’esperienza del gioco e dello sport.
La serata di Condofuri rappresenta il primo step di un percorso che porterà l’Associazione a vivere un anno significativo e ricco di progetti educativi. A tal proposito significative sono le parole di Papa Pio XII «Bisogna convincersi che senza cultura sportiva non si educa nessuno, non si adempie al proprio compito di testimoni, non si costruiscono “cittadini degni del Vangelo”.I cristiani impegnati nello sport devono premunirsi anche contro un eventuale senso di inferiorità culturale, una possibile sudditanza culturale, che tenderebbe a relegarli nella marginalità sociale o nell’insignificanza in ambito della politica sportiva» Il Csi è dentro il mondo sportivo con l’autorevolezza che gli deriva dalla sua storia e dal suo profondo ed essenziale legame con la Chiesa, sviluppando risorse ed energie intellettuali ed etiche, sociali e politiche, capaci di educare allo sport facendo sport, e promuovendo la pratica sportiva, ovunque.
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