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Due bronzi e personal best al campionato indoor di Ancona. Altri importanti riconoscimenti a livello nazionale per l’atleta reggino che anche quest’anno ha ben figurato nella competizione paralimpica.
Nei scorsi giorni, il ventinovene, ha preso parte per il quarto anno consecutivo ai Campionati Italiani di Atletica Indoor FISPES (federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) che si sono tenuti presso il Pala Indoor “Banca Marche di Ancona”.
Gli pongo alcune domande sulla sua ennesima esperienza.
DEMETRIO COSA E’ CAMBIATO RISPETTO L’ANNO SCORSO ANNO?
Beh direi molte cose. Come avevo gia’ dichiarato lo scorso anno, per un velocista la pista e’ fondamentale per allenarsi. E visti i problemi esistenti a Reggio Calabria, mi sono ritrovato, come molti altri atleti, a dovermi allenare sul nostro Lungomare che, seppur magnifico, non rappresenta l habitat adatto ad un atleta soprattutto quando deve competere a certi livelli. Finalmente dallo scorso ottobre la situazione e’ finalmente cambiata positivamente con il campo del Coni che e’ diventao nuovamente praticabile.
MA C’E’ DELL’ALTRO VERO?
Si, da Gennaio di quest’anno sn approdato all’”A.s.p.e.t. Pol. Dilettant. Siracusa” squadra siciliana che mi ha accolto a braccia aperte, entrando a far parte di una squadra gia’ di per se ricca di forti atleti. Oltre a questo, ho cambiato la mia guida tecnica affidandomi alle cure dell’ex eptatleta Irene Ripepi la quale ha sposato subito la mia causa. Inoltre, mi alleno con una squadra F.I.D.A.L da ottobre scorso, la BARBAS ATLETICA.
QUINDI TI TROVI A DOVERTI CONFRONTARE CON ATLETI NORMODOTATI? E’ CAMBIATO QUALCOSA NEL MODO DI ALLENARTI?
Esatto mi alleno con ragazzi normodotati che possono farmi migliorare e a cui non interessa la mia condizione fisica. Per loro sono solo un compagno di squadra. Alla fine “l’atletica e’ una sola” come dice il mio caro amico Marco La Rosa, anche lui coach.
Innanzitutto vorrei precisare che Irene oltre che coach e’ anche un amica, giusto mix che puo’ portare a raggiungere soltanto grandi risultati. Mi alleno sei volte a settimana, quando posso, naturalmente dopo aver fatto fisioterapia. Stiamo cercando di correggere molti difetti curando la tecnica di base come si fa coi ragazzini, sotto consigli utili di Luigi Barbarello e Gianni Pignata della Barbas.
MA PARLACI DELLA GARA
La prima gara s’e’ svolta il sabato pomeriggio. In una batteria agguerrita, nel paralimpico affronti categorie che hanno la tua stessa disabilità o simile, ricca di veterani e giovani emergenti, ho stabilito’ un 8,55 sui 60 metri piani che mi ha lasciato un po insoddisfatto ma ho comunque limato il tempo di 0,15 decimi. La domenica invece ha dimostrato che il lavoro fatto ha pagato stabilendo un 28,58 sui 200 metri ben un 1’,06 sotto il tempo 2014! I tempi mi hanno permesso di classificarmi terzo in tutti e due le gare e migliorare i miei personal best.
QUALI SONO I PROGETTI FUTURI? RINGRAZIAMENTI DA FARE?
Beh la prossima gara a Grosseto in Giugno e sicuramente qualche gara per normodotati; c’e’ l’idea di una gara all’estero. Vedremo! Ma la strada e’ ancora lunga sappiamo che c’e’ molto da lavorare.
Vorrei ringraziare di cuore la mia allenatrice che e’ sempre presente, non sarei riuscito ad ottenere questi risultati senza di lei, la mia famiglia, i colleghi di lavoro e le mie nuove due squadre. Ringrazio anche Demetrio Brancati, osteopata dom. roi. per il supporto tecnico”.
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