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Dal Convegno Nazionale “ L’educazione sfida lo Sport”, svoltosi a Roma nei giorni scorsi,il CSI lancia la sfida “Un gruppo sportivo in ogni Parrocchia”.
Il progetto del Centro Sportivo Italiano è dare vita ad una forte campagna di sensibilizzazione e di visibilità sullo “sport in Oratorio ed in Parrocchia”. Massimo Achini Presidente Nazionale CSI< Se ne sentiva il bisogno per almeno tre motivi. Il primo è una questione di dignità. Lo sport in Oratorio esiste e rappresenta una delle grandi realtà educative del Paese.
Lo sport in Oratorio oggi gode di ottima salute ed è un fenomeno in costante crescita e fermento. Dico queste cose perché nell’immaginario collettivo tanti pensano allo sport in Oratorio come a qualcosa che c’era ieri e che oggi sta scomparendo. Nulla di più falso. Basterebbero i numeri a dimostrare il contrario. Ma la questione va ben al di là dei numeri.
Oggi come ieri lo sport regala all’Oratorio e alla Parrocchia una marcia in più. Ecco allora che è arrivato il tempo di “dare dignità” allo sport in Oratorio. È arrivato il tempo di farlo uscire dall’anonimato. È arrivato il tempo di far conoscere a tutti il “bello” che le migliaia e migliaia di allenatori e dirigenti che vivono in Oratorio realizzano ogni settimana.
È arrivato il tempo soprattutto di scrollarci di dosso superficiali etichette come quelle del “si gioca alla viva il parroco” per far sapere che lo sport in Oratorio viene fatto bene, con competenza, qualità (anche tecnica) e con un amore e una passione educativa infinita per i ragazzi. Un gruppo sportivo in ogni Oratorio non è solo uno slogan. Non è e non vuole essere un’azione di marketing pastorale. È e vuole essere una seria e costante azione di “missionarietà cittadina”. In Italia ci sono qualcosa come 26mila Parrocchie e circa 6 mila Oratori. In quanti di questi non esiste un gruppo sportivo? Come possiamo fare per metterci al servizio della comunità di quella realtà e per farlo nascere?
Ad ogni nostro Comitato chiediamo di lavorare intensamente per aumentare la presenza del Centro Sportivo Italiano negli Oratori e nelle Parrocchie della propria Diocesi. Il cantiere sarà aperto per almeno 5 anni, ma a lavorare si inizia subito con un entusiasmo tutto nuovo. Già dal prossimo anno vogliamo vedere crescere, in ogni Diocesi, il numero di gruppi sportivi parrocchiali. Dicevamo all’inizio che questa campagna è nata per almeno tre motivi.
Il terzo ha a che fare con la speranza. Lo sport italiano deve ripartire anche dalla Parrocchia e dall’Oratorio per costruire un futuro liberato dai tanti mali dello sport di oggi. Regalare una marcia in più in termini educativi a tutta la nostra Chiesa locale, una marcia in più importante – spesso determinante – nei confronti di quel desiderio di educare alla vita buona del Vangelo i giovani di una società complessa, difficile e complicata come quella di oggi.
Sono parole che il cardinale Tettamanzi ha pronunciato incontrando il Csi il 20 marzo di 6 anni fa. “Che cosa può dare lo sport alla vita e alla missione di un Oratorio? E che cosa la comunità cristiana può e deve garantire agli operatori dello sport in Oratorio? Credo che, attraverso il vostro servizio sportivo educativo, l’Oratorio possa guadagnare una marcia in più.
Quella che consente di educare le virtù cristiane che si apprendono al catechismo, provando a esercitarle in una palestra di vita. Lo sport, infatti, rappresenta, in maniera più o meno immediata, molte situazioni della vita e accompagna chi lo vive con impegno ad affrontarle gradualmente, con la possibilità di migliorarsi man mano e di imparare anche dagli errori che si commettono.
Inoltre, lo sport in Oratorio è e rimane una efficace opportunità di aggregazione e di coinvolgimento di molte persone, favorendo la crescita dello spirito comunitario anche tra coloro che non avvertono immediatamente l’appartenenza ecclesiale. Lo sport in Oratorio genera e favorisce l’incontro. Il Csi punta a sviluppare incontri significativi, capaci di dare testimonianza della vita buona del Vangelo. Per questo non basta dire Oratorio e non basta dire sport. Ci vuole un passaggio successivo.
Ci vuole chi interpreta lo sport. Perché ci siano attività sportive significative in Oratorio ci vogliono animatori ed educatori all’altezza della situazione. Ci saranno dunque attività sportive significative dove ci sono uomini e donne che sanno usare lo “strumento” sport: non tanto lo sport a servizio dello sport, non uno sport che celebra se stesso, ma uno sport che celebra la vita delle persone che lo fanno. Uno sport che mette al centro ogni persona e le persone nel loro insieme. Questo è lo sport che diventa significativo in Oratorio.
Questo è lo sport che vale la pena di interpretare e per il quale spendere molte energie> Intervenuto a Roma anche Paolo Cicciù Presidente Provinciale e Consigliere Nazionale Csi<I ragazzi ci scrutano in ogni modo. Se trovano buoni “compagni di viaggio” di quella vita che a loro fa tanta paura eppure li affascina, allora li eleggono a “modelli di vita”.
Oggi il più grande tradimento che facciamo alle giovani generazioni è che non le educhiamo più a soffrire, che la parola “sacrificio” non esiste più. Nello sport, invece, sì. Non è cosa da poco. Ne verrà una gioia distillata, una gioia forte, autentica e preziosa, non a poco prezzo. Ecco come possono essere coloro che fanno diventare significative le attività sportive in Oratorio. Le attività non sono significative ed educative da se stesse; lo sono per come sono interpretate da questi educatori dello sport, ognuno con il suo ruolo, la sua competenza e la sua passione educativa umana e cristiana.
Perché se è un gruppo sportivo vincente (cioè con i giusti carismi, talenti, competenze, progettualità…) aumentano notevolmente le possibilità di successo in quella infinita partita che è l’educare alla vita buona del Vangelo(Orientamenti della Cei) e che vede coinvolta ogni comunità cristiana e tutta la Chiesa nella sua universalità. Si comprende bene allora che la campagna “Un gruppo sportivo in ogni Parrocchia “ non riguarda solo le Parrocchie o gli Oratori dove il gruppo sportivo non c’è. Esattamente il contrario.
Nasce e parte come “campagna” di consolidamento del servizio educativo che lo sport può e deve svolgere nelle Parrocchie e negli Oratori dove esiste un gruppo sportivo. Al Csi di Reggio Calabria sono affiliate oltre 50 Parrocchie delle tre Diocesi della nostra Provincia .
Le attività coinvolgono,ogni anno, oltre tremila ragazzi tra i 10 e 25 anni. Il Progetto educativo “Vivi L’oratorio”è ormai diventato uno strumento capace di promuove percorsi sportivo – educativi indispensabili per dare risposte alle domande di senso dei nostri giovani. La nostra campagna, che vedrà Reggio Calabria in prima linea, vuole essere una campagna capace, prima di ogni altra cosa, di generare una nuova consapevolezza ed un nuovo entusiasmo nei gruppi sportivi che oggi esistono e operano negli Oratori e nelle Parrocchie Italiane.
Dalla necessità di rivedere e modernizzare il progetto educativo dei gruppi sportivi, alla necessità di valorizzare luoghi e ambienti, alla necessità di arrivare ad avere tutti gli allenatori e dirigenti preparati e competenti.
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