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La scorsa settimana, presso la sede del comitato provinciale Csi, i dirigenti ciessini Paolo Cicciù e Mimmo Aricò hanno incontrato il responsabile del Cas Rugby Reggio Prof. Aldo Rositani. L’incontro ha fatto seguito al primo “Patto Associativo ed Educativo ” tra il Centro Sportivo Italiano e la Federazione Italiana Rugby finalizzato alla promozione di un progetto di vita e di sport dal titolo emblematico: “Rugby negli oratori”.
I protagonisti hanno delineato le linee guida della convenzione, che prevederà, tra le altre iniziative, l’organizzazione in diverse città italiane di manifestazioni rugbisti che, a cui prenderanno parte squadre oratoriali, e la creazione di corsi di formazione ad hoc rivolti ai tecnici e agli allenatori del CSI.
Da anni il CSI s’impegna attraverso lo sport ad educare i ragazzi degli oratori di tutta Italia e ogni giorno cerca nuove sfide, stimoli sempre più importanti. Proprio in virtù della lealtà sportiva e dello spirito di squadra, che da sempre contraddistinguono il gioco del rugby, il CSI ha deciso, in completa sinergia con la FIR, di dar vita a questo nuovo ed importante percorso innovativo.“Nel lessico ovale è già scritto il motivo per cui il CSI e la FIR debbano giocare insieme la partita educativa – commenta Massimo Achini, presidente Nazionale del CSI, a proposito dei punti di contatto tra i due partner -.
Quella meta che si raggiunge solo con fatica, umiltà e particolari capacità, il sostegno fra pari dell’accorrere in aiuto del compagno placcato, la disciplina in campo che non è mai qualcosa di imposto ma “sapere sempre dove si vuole arrivare”, legame, ovvero unione fra compagni, basti pensare alla mischia. E’ un vocabolario che piace davvero molto al CSI ed è per questo che vogliamo promuoverlo in molte parti d’Italia in quegli spazi educativi, quali sono gli oratori, dove la vera meta è avere a cuore la vita e l’educazione dei giovani”.
Sulla stessa linea anche il pensiero del presidente della Federugby Giancarlo Dondi, per il quale “è motivo di grande soddisfazione poter dare vita ad una forma sinergica che si propone di portare il rugby negli oratori. Ci troviamo di fronte ad un inedito processo educativo e formativo che auspichiamo abbia il successo che merita per i valori che animano e accompagnano la nostra disciplina. Dalla collaborazione fra due partner così prestigiosi non potrà che nascere un rapporto importante tendente a far maturare, con appropriati e sani principi, gli uomini di domani.
Mi auguro che l’iniziativa “Rugby negli oratori” riscuota il giusto consenso di adesioni e di partecipazione e possa rappresentare un valido tramite per far crescere bene i nostri giovani nel rispetto delle regole della vita”. Per 2011/2012 il CSI ha lanciato una specifica campagna nazionale: “+rugby”, con un bando che sarà presentato a Dicembre e che motiverà i comitati territoriali e le società sportive di ogni parte d’Italia a promuovere manifestazioni sportive a cui prenderanno parte società di ambito oratoriale. Reggio Calabria, inoltre, sarà protagonista, nel mese di Dicembre, del primo Meeting “Rugby in Oratorio”.
L’evento coinvolgerà le società parrocchiali, gli oratori e le società sportive giovanili della provincia di Reggio Calabria. Di concerto con la FIR sarà realizzata una proposta di rugby educativo, studiata ad hoc per le particolari esigenze dei campetti d’oratorio, senza placcaggi e con formule di gioco che non prevedono le trasformazioni fra i pali. Il tutto per trasferire in un luogo educativo come l’ambiente parrocchiale i valori ancestrali di uno sport antico che spinge in mischia lealtà, rispetto, conquista, sostegno, disciplina.
In primavera, sempre nella città dello stretto, il Csi reggino proporrà il primo campionato giovanile di Rugby tra Parrocchie e Oratori della nostra Provincia. Saranno coinvolti i ragazzi tra i 9 e i 14 anni. Altro aspetto innovativo del progetto reggino sarà il percorso polisportivo promosso in collaborazione con le società sportive giovanili Under 14. Le stesse saranno inserite all’interno del progetto educativo Csi “RugbyCup” e preparati ad affrontare i percorsi polisportivi (calcio, rugby e volley) previsti dal progetto nazionale “ Ragazzi in Sport”.
Entusiasta il presidente provinciale Csi Paolo Cicciù che ha aggiunto come <dobbiamo dar vita a uno sport capace di affascinare i giovani, in grado di fare cultura, di battere l’idea dello sfruttamento ai soli fini di mercato. Spesso mi chiedono a che cosa serve l’attività sportiva, perché mai un gruppo o una parrocchia dovrebbero promuoverla, sostenerla, investendoci risorse umane ed economiche. Io rispondo che è una sfida per migliorare lo sport, per renderlo più onesto e pulito, più giusto, più rispettoso delle persone. Il rugby racchiude in sé valori fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi. Il progetto promosso dal Csi è l’ennesimo tentativo di fare dello sport lo strumento per promuovere la centralità della persona, del ragazzo>.
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