Csi Reggio Calabria, ad ottobre la 46° Settimana Sociale

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Tra quattro  mesi, dal 14 al 17 ottobre, a Reggio Calabria si  svolgerà la 46^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Si tratta di un appuntamento   di approfondimento su tematiche sociali che vede in prima linea il mondo religioso, l’associazionismo, i giovani.

Il tema prescelto quest’anno riguarda il Bene Comune e a tal riguardo è stata predisposta un’Agenda con 12 priorità all’attenzione dei cattolici che dovranno interrogarsi sul loro ruolo. Ebbene, il malcontento è massimo e, al primo punto dell’agenda, ci sarà la riproposizione della questione lavoro: troppa precarietà,troppo immobilismo sociale, pari opportunità ai minimi.

Occorre allora “ricostruire la città dell’uomo”, essere inclini ad un ottimismo intelligente e prediligere bene comune, solidarietà e giustizia. Questioni cruciali  che i cattolici sono chiamati ad affrontare   in maniera realistica, secondo la propria vocazione, cercando e trovando interlocutori. La sfida è difficilissima e solo la credibilità e la fierezza della propria storia potranno dare risultati, con i valori non solo da declamare ma da praticare.

Al momento di riflessione, tenutosi a Parma, hanno partecipato il  Presidente Provinciale  del Centro Sportivo Italiano  della Città che ospiterà l’evento Paolo Cicciù ed il segretario del Comitato Scientifico delle Settimane Sociali  Edo Patriarca.

Durante il suo intervento, davanti a tantissimi volontari provenienti dalla Città dello Stretto, il Segretario Patriarca  ha dichiarato < Il momento nel quale il Paese si dibatte è difficile – crisi economica e di valori – ed è per questo che il contributo dei cristiano cattolici diventa importante. E’ una vera e propria chiamata alle responsabilità ma non si arriva certo impreparati: in autunno si avrà un quadro preciso frutto di 20 forum convocati dalle Diocesi e dedicati all’ascolto dei giovani. La sfida è difficilissima e solo la credibilità e la fierezza della propria storia potranno dare risultati, con i valori non solo da declamare ma da praticare. Bisogna rendersi conto che se i giovani d’oggi mancano di slanci di altruismo, le responsabilità vanno attribuite in primis ai loro genitori. Fin dalla prima infanzia le famiglie gettano i figli, quasi sempre contro i desideri di questi, in un vortice di attività extrascolastiche. Musica, danza, sport, corsi di lingue straniere, di informatica o di arti figurative: tutto si assaggia e poco si approfondisce, fino alla sfinimento dei ragazzi. Si pensa così di fare educazione, di arricchire il bagaglio formativo di un minore. In realtà, si insegna soltanto ad «occupare» il tempo libero con attività occasionali, di cui il ragazzo si libera non appena è in grado di decidere da solo. C’è di più: spesso sono i genitori ad insegnare che la solidarietà e l’impegno sociale sono cose da cui stare lontani, mere perdite di tempo; si insegna che conviene non impicciarsi, non sporcarsi le mani, investire solo in ciò che frutta vantaggi a livello personale> Paolo Cicciù  ha evidenziato  aspetti importanti legati all’educazione e presentato alcune  iniziative legate alla Settimana Sociale.

< L’educazione non è un fatto privato, riguarda il bene comune e la costruzione della città, un bene che va curato e protetto e che oggi rischia di deperire. E chi potrà rimettere al centro dell’interesse collettivo il bene educativo se non le associazioni che da decenni e decenni operano sul territorio con generosità, con una competenza acquista sul campo, sotto il segno della gratuità e del dono disinteressato? Come educatori nello sport e con lo sport, spetta questo compito arduo ma altrettanto affascinante: aiutare la comunità cristiana a rimettere in campo un progetto educativo che insegni la vita ai ragazzi, una vera e propria mobilitazione di persone, una operazione spirituale di discernimento che ci aiuti al leggere il tempo che ci è dato di vivere, le sue fatiche ma anche le tante speranze che attendono solo di essere scoperte e portate a maturazione. Diverse sono le iniziative promosse dal CSI  di Reggio Calabria nel mese di Ottobre : la prima edizione del “Festival Nazionale  dello Sport Educativo”. L’obiettivo principale del Festival è approfondire, attraverso linguaggi e modalità diverse  capaci di parlare direttamente al cuore delle persone, tutte le aree che possono essere legati allo sport e nei quali è necessario agire e intervenire perché cresca l’attenzione al valore della persona: Sport e Parrocchia,Sport e Disagio,Sport e Scuola,Sport e Legalità, Sport e Giovani. L’evento, che durerà un mese, coinvolgerà il mondo dell’associazionismo sportivo,i giovani sportivi, le istituzioni , la Chiesa  locale e nazionale,testimonial del mondo dello sport professionistico.

La formula sarà quella degli incontri, dei confronti, delle feste e degli eventi sportivi. Un mese per parlare di educazione e di sport ,convinti che  da Reggio Calabria  possa nascere un movimento culturale a favore dello sport educativo,lo sport che da sempre promuove il CSI.  Attesa  è la manifestazione Sportiva di Piazza STADIUM. Piazza Duomo diventerà per un giorno uno Stadio all’aperto,dove quasi tremila ragazzi sperimenteranno per dodici ore la gioia di stare insieme.  A metà Ottobre sarà presentato il progetto educativo “Vivi L’oratorio” e illustrato il programma della  Terza edizione del Campionato Polisportivo Oratorio Cup.Il Progetto ogni anno coinvolge quasi ottanta parrocchie e più di tremila giovani delle Diocesi.  Tantissime iniziative che nel mese di Settembre saranno presentate alla Città. Infine, significativo per lo svolgimento dell’ evento Nazionale, sarà il   contributo dei volontari CSI. I giovani del CSI di Reggio Calabria  saranno a disposizione della nostra Diocesi per accompagnare in questo straordinario evento culturale  i delegati delle Chiese d’Italia..>

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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