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Successo per la seconda edizione del Trofeo CSI di calcio a 5 over 40, organizzato dal Comitato Provinciale del Centro Sportivo Italiano. Partita lo scorso anno in via sperimentale, la manifestazione è stato riproposta in questa stagione con un incremento del numero di squadre partecipanti.
Otto le società che hanno aderito alla manifestazione sportiva targata CSI. Il campionato si è concluso con la finalissima disputata presso l’impianto sportivo Surfaro a Melito Porto Salvo. Il San Luca A e La Parabola Ortì si sono contesi l’ambito trofeo fino alla lotteria dei calci di rigore che ha assegnato la vittoria al San Luca. Terzo posto per la Melitese mentre lo Sporting Bocale si è piazzato al quarto. Soddisfatto il Vice Presidente CSI e referente del Trofeo Mimmo Aricò: <<Il CSI di Reggio Calabria, leader indiscusso nell’attività giovanile, si è sperimentato nelle categorie del calcio amatori. In questi due anni, con il calcio a 5 Over 40, abbiamo ottenuto tanti successi sia in termini numerici che in termini di qualità dell’attività sportiva. Infatti, il Trofeo Over 40, oltre a rappresentare un evento unico nel panorama sportiva Provinciale, si contraddistingue anche per il Fair play in campo. La qualità organizzativa, abbinata all’agonismo etico delle nostre società, rappresentano gli elementi che fanno del Trofeo Over 40 CSI un evento sportivo “fuori dal coro”.>>
<<Tanti sono gli episodi antisportivi legati al mondo del calcio amatori.- ha continuato Aricò. – IL CSI, pertanto, ha voluto sperimentare un nuovo modo di vivere lo sport amatori, puntando su società che intendono vivere lo sport come un gioco.>>
<<Tante società ci stanno contattando per far parte del gruppo amatori Csi. – ha dichiarato Paolo Cicciù Presidente del Comitato Provinciale. – Stiamo valutando l’ipotesi di fare diventare il trofeo Primaverile Over 40 in un vero e proprio Campionato Provinciale.>>
Il CSI di Reggio Calabria in questi giorni sta preparando il documento programmatico e le linee guida dell’attività sportiva di Calcio e Calcio a 5 “Amatori Csi” per la stagione sportiva 2010-2011. Un progetto sperimentale che vedrà protagoniste le società sportive, le istituzioni e gli enti di promozione. Un progetto innovativo che vuole dare risposte concrete alla ricerca di sport di “Serie A” che arriva dal territorio. L’idea è quella di creare un coordinamento che sviluppi e promuovi attività sportiva qualificata ed Etica.
Il CSI di Reggio Calabria, orami tra gli enti più importanti del territorio, è pronto a lanciare una nuova sfida :un calcio amatori che faccia dell’organizzazione e del Fair Play i punti chiave del proprio progetto sportivo. Le squadre che hanno partecipato al Trofeo calcio a 5 Over 40 2010 sono state: Olimpia 2000,Orti, Terreti, S.Luca A, S.Luca B, Bocale , Sporting Bocale ed Immacolata Melitese. Alla premiazione è intervento l’Assessore allo sport del Comune di Melito Beniamino Pulitanò. <<Il CSI sta dimostrando con i fatti che è possibile fare sport a Reggio Calabria.- ha affermato Pulitanò. – Da Amministratore e da calciatore ringrazio il Comitato per l’esperienza che ci ha regalato. Lo sport viene prima di tutto>>.
<<La supremazia mediatica appartiene ai «ricchi dello sport, al grande circo del professionismo e dello spettacolo, dei quali ogni sospiro è amplificato. Ma dello sport educativo, di promozione umana e sociale,- ha aggiunto il presidente nazionale Csi – delle sue istanze e dei suoi problemi, chi parla? Chi gli presta un po’ di interesse? Rimane sempre lo sport povero, o meglio, dei poveri, anche se praticato da milioni di cittadini, in gran parte giovani e ragazzi. Il tutto avviene all’ombra dei media, sempre in fondo alla scala dell’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica.. È una pratica sportiva che risponde ad un emergente bisogno sociale di benessere,- conclude il massimo esponente del Csi – di educazione a stili di vita positivi, di rappacificazione con un corpo mortificato dalla sedentarietà; che incrocia il diritto a star bene in salute e soprattutto a stare bene dentro, nell’animo, in armonia con gli altri e con il mondo. Il Csi di Reggio Calabria sta dimostrando come lo sport “dei poveri”possa diventare testimonianza per tanti giovani e per tante realtà associative. >>
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