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Prende il via la terza edizione del campionato di calcio a 5 over 40 Csi. La manifestazione è organizzata dal comitato provinciale del Centro Sportivo Italiano. Partito due anni fa in via sperimentale, il campionato è stato riproposto in questa stagione con un incremento del numero di squadre partecipanti. Infatti sono nove le società che hanno aderito alla manifestazione sportiva targata CSI: Immacolata Melitese, San Luca A, San Luca B, Real Terreti, Ortì, S. Eufemia, Sporting Bocale, Pellaro calcio a 5, Bar Zefhir Calcio a 5.
Soddisfatto il Vice Presidente Csi e referente del Trofeo Mimmo Aricò «Il Csi di Reggio Calabria, leader indiscusso nell’attività giovanile, si è sperimentato nelle categorie del calcio amatori. In questi tre anni, con il calcio a 5 over 40 e il calcio a 11 over 45, abbiamo ottenuto tanti successi sia in termini numerici che in termini di qualità dell’attività sportiva. – ha dichiarato Aricò – La qualità organizzativa, abbinata all’agonismo etico delle nostre società, rappresentano gli elementi che fanno del calcio amatori Csi un evento sportivo “fuori dal coro”. Infatti tanti sono gli episodi antisportivi legati al mondo del calcio amatori. Il Csi, pertanto, ha voluto sperimentare un nuovo modo di vivere lo sport amatori, puntando su società che intendono vivere lo sport come un gioco».
Gli fa eco Paolo Cicciù, presidente del comitato provinciale. «Il CSI di Reggio Calabria in questi giorni sta preparando il documento programmatico e le linee guida dell’attività sportiva di calcio 11 e calcio a 5 “Amatori Csi” che sarà presentata nel mese di maggio. Un progetto sperimentale che vedrà protagoniste – ha aggiunto il presidente – le società sportive, le istituzioni e gli enti di promozione. Un progetto innovativo che vuole dare risposte concrete alla ricerca di sport di “Serie A” che arriva dal territorio. L’idea è quella di creare un coordinamento che sviluppi e promuovi attività sportiva qualificata ed Etica».
Il CSI di Reggio Calabria, ormai tra gli enti più importanti del territorio, è pronto a lanciare una nuova sfida: un calcio amatori che faccia dell’organizzazione e del Fair Play i punti chiave del proprio progetto sportivo per risponde ad un emergente bisogno sociale di benessere, di educazione a stili di vita positivi, di rappacificazione con un corpo mortificato dalla sedentarietà; che incrocia il diritto a star bene in salute e soprattutto a stare bene dentro, nell’animo, in armonia con gli altri e con il mondo. «Il Csi di Reggio Calabria sta dimostrando – ha concluso il presidente – come lo sport “dei poveri” possa diventare testimonianza per tanti giovani e per tante realtà associative».
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