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Il problema dei parchi e delle villette abbandonate è tornato di moda. Dopo la morte nei giorni scorsi, del clochard alla villetta Unicef, la Città riflette sulle problematiche legate all’abbandono in cui versano alcuni spazi. Inoltre, quando capita, ci s’interroga anche sulla condizione in cui vivono a Reggio i cosiddetti cittadini “invisibili”, per intenderci i senza fissa dimora.
Nel mese di Maggio, in Città, il Csi ed altri Enti nazionali, hanno presentato un interessante progetto di politiche urbane chiamato “Tracce di Sport”. Lo stesso è stato curato dall’ex Pallavolista Andrea Zorzi e dalla ricercatrice Elena Donaggio dell’ Istituto per la Ricerca Sociale di Milano. Zorzi ha illustrato un dossier di ‘buone pratiche’ sul buon utilizzo e fruizione di spazi pubblici attraverso la promozione della pratica sportiva spontanea all’aperto.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di mostrare come non servano necessariamente grandi impianti per poter fare sport e come lo sviluppo e l’incentivo della pratica sportiva possa essere favorito soprattutto attraverso azioni e progetti che richiedono investimenti minimi ( o nulli) di natura economica ma che necessitano invece di una diversa prospettiva di natura culturale.
Lo sport, se pensato come una funzione rilevante della qualità e della vivibilità delle nostre città, può contribuire anche alla riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei cittadini, favorendone al contempo la salute, il benessere e ricostruendo un legame più stretto con i luoghi e con il territorio. Il Csi aveva da subito dimostrato la propria disponibilità a pensare, insieme alle Istituzioni, a innovativi percorsi di animazione dei luoghi pubblici( Parchi, villette, piazze) presenti nella Città di Reggio Calabria. Spinto e sostenuto da Andrea Zorzi, nelle prossime settimane, il Comitato Csi di Reggio, presenterà alla Città il Piano “ParchInSport” .
Il Progetto, sorretto esclusivamente dal volontariato, prevede l’animazione delle più importanti Piazze di Reggio Calabria. L’animazione e lo sport non risolvono il problema strutturale delle piazze e dei parchi ma sicuramente contribuiscono a rendere più fruibili gli spazi pubblici, restituendo al Cittadino la voglia di vivere all’aria aperta e nel proprio quartiere. Significativa la proposta di Paolo Cicciù < Insieme al progetto ParchInSport” sarebbe bello formare delle nuove figure che possano “custodire e prendersi cura” di questi luoghi.
Allora perché non “consegnare” questi spazi cosiddetti abbandonati a chi forse, in passato, si è “perso” dentro queste aree ? Perché non coinvolgere le Comunità terapeutiche le Case accoglienza, in un progetto di solidarietà che mira a restituire dignità a chi forse, per troppo tempo, è stato messo ai margini perché considerato pericoloso? Sarebbe un bel segnale vedere in quei luoghi meno forze dell’ordine e più “sentinelle della vita” Prossimamente saranno promosse dalla Regione Calabria oltre cento borse lavoro per ex tossicodipendenti. Perché non pensare a percorsi lavorativi d’inclusione, attraverso il coinvolgimento delle partecipate o delle Cooperative Sociali, all’interno dei parchi e nelle villette della nostra amata Città?
Sicuramente il Governatore Scopelliti, da sempre molto attento e lungimirante in tema di inclusione sociale, saprà accogliere questi piccoli indirizzi. > Nei prossimi giorni, durante la Convention “ Uno Sport per la Vita”, sarà illustrato il progetto sperimentale Csi.
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