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Sono ben 25.000 gli atleti che hanno disputato, stanno giocando o entreranno a breve in campo nelle fasi interne della “Gazzetta Cup” 2011, torneo di calcio a 7 nazionale organizzato da Gazzetta dello Sport e dal Centro Sportivo Italiano. Sono infatti oltre 200 le fasi interne in calendario nelle dieci province in cui sono programmate le fasi cittadine ed in quelle adiacenti, con il coinvolgimento di squadre provenienti da 15 regioni d’Italia e anche da oltreconfine (Austria).
Grande la soddisfazione di Massimo Achini, presidente nazionale del Csi: “Gazzetta Cup è alla terza edizione. Tre anni fa questi numeri sembravano follia e oggi sono realtà. Il bello è che non è finita, siamo convinti che Gazzetta Cup continuerà a crescere sfondando a breve la soglia dei 30.000 ragazzi. Non sono numeri fine a se stessi. Sono numeri che testimoniano le potenzialità dello sport come strumento educativo tra i ragazzi.” La Gazzetta dello Sport, leader nel mondo dell’informazione sportiva, scende in campo insieme ai ragazzi di tutta Italia promuovendo per il terzo anno consecutivo“Gazzetta Cup” il torneo di calcio a 7 rivolto ai ragazzi nati tra il 1998 ed il 2002.
Ad integrazione del torneo sportivo, Gazzetta metterà alla prova anche la creatività dei ragazzi. Quest’anno il progetto educativo ha visto sviluppare una nuova formula di percorso: si sono coinvolti tutti i ragazzi in un’attività educativa legata al giornalismo.
Una giuria deciderà quali lavori inviare alla valutazione finale che porterà alla nomina dei due ragazzi che avranno meglio espresso le loro considerazioni sul tema loro proposto promuovendo valori fondamentali come il fair play, l’interpretazione dello sport come momento di crescita, la lealtà etc. I lavori dei vincitori, inoltre, saranno pubblicati su una speciale sovracoperta con la quale verrà distribuita La Gazzetta dello Sport durante le finali Nazionali. A sostenere l’iniziativa la Fondazione Veronesi, che istruirà i ragazzi sulla corretta alimentazione attraverso una serie di consigli alimentari per una crescita sana e per essere sempre in perfetta salute; adidas, che fornirà tutto il materiale tecnico al torneo.
La Final Eight della categoria Pulcini si è svolta lo scorso Mercoledì presso il Centro Sportivo Sporting Bocale. Hanno preso parte le seguenti società sportive: Hinterreggio,Scuola Calcio Mirabella,Scuola Calcio F. Cozza,As Saline, Calcistica Spinella, Polisportiva Gallina, Melito Calcio e Maestrelli.
Ad aggiudicarsi la Finale per il primo posto è stata la società sportiva Hinterreggio che in finale ha battuto la scuola calcio Mirabella. Terzo posto per la “Ciccio Cozza” che nella finalina ha avuto la meglio sulla Maestrelli. Si chiude con successo la manifestazione locale della Gazzetta Cup 2011. Dopo cinque mesi intensi, con partite settimanali, il progetto giovanile Csi, promosso in collaborazione con la Gazzetta dello Sport, volge a conclusione. Ora spazio alle finali Interregionali in Sicilia il prossimo 11 e 12 Giugno. Entusiasti il Dirigenti del Comitato Provinciale CSI.
I campionati giovanili Csi testimoniano un di fare sport “innovativo”,”formativo” e “altamente professionale”. Infatti, a differenza di altri, il Csi punta sulla formazione sportiva, sull’organizzazione e sulla promozione per far si che dei campionati giovanili possano far diventare i piccoli ragazzi “Campioni nella Vita”.
A dare forza ai progetti giovanili promossi dal Csi sono arrivate le parole del Dott. Edio Costantini, Direttore del Centro Studi CSI < ll primo, vero problema da affrontare, sia nel calcio, sia nell’intero sistema sportivo italiano – spiega il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e Direttore del Centro Studi CSI – è la questione dei dirigenti, che coinvolge, con riflessi diversi, anche il mondo dello sport di base. Il mondo del calcio non ha saputo in tutti questi anni isolare, denunciare e reprimere gli illeciti di cui era testimone.
La crisi irreversibile che attraversa il grande circo Barnum del calcio italiano non è principalmente crisi di strutture, ma di persone e di coscienze. Si tratta allora di generare una nuova classe di dirigenti sportivi, qualificati e motivati, capaci di promuovere modelli credibili di sport educativo all’interno del tempo libero delle persone e, soprattutto, capaci di avere a cuore il destino e la vita dei ragazzi. Il Csi non smetterà di credere che è possibile educare con lo sport >.
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