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Gaetano Carrieri è una delle sorprese del Cosenza targato Rosselli. Il difensore rossoblu fino al mtach del San Vito contro la Reggina, aveva visto il campo da gioco con il contagocce. Chiamato in causa a sostituire Magli, Carrieri da quella partita in poi, è diventato un punto fisso della difesa cosentina: “Una rivincita dopo tanta attesa? “No – dice la mia rivincita è andare in campo e fare bene. Dimostrare che sono in grado di giocare a questi livelli. Ognuno fa le sue scelte e io le ho sempre rispettate.”
Carrieri ha sofferto in silenzio, lavorato seriamente e quando è arrivato il suo momento ha saputo farsi trovare pronto: “In tanti momenti avrei voluto sfogarmi, ma non mi piace mettermi in cattiva luce. Io penso che in campo si va in undici, ma anche gli altri fanno parte del gruppo, nel bene e nel male. Meritano gli applausi quando si fa bene e i fischi e le contestazioni quando le cose vanno male, perché ci sarà un motivo se uno va in tribuna. Adesso stiamo facendo bene, il gruppo si è compattato. Paradossalmente dopo la gara con il Catanzaro è scattato qualcosa. Ringrazio il mister per la fiducia e i complimenti.
Il futuro? E’ Lamezia, una gara difficile contro una squadra che vorrà sicuramente superarci. A noi servono ancora 4/5 punti. E la Coppa Italia. Poi si vedrà, Cosenza è per me una seconda casa, i compagni, gli amici… come fratelli. Dispiacerebbe andar via, Cosenza è la priorità”.
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