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Riceviamo e pubblichiamo:
COSENZA- In merito all’articolo apparso oggi a pag. 46 sul quotidiano Calabria Ora, dal titolo “Si indaga su Cosenza-Potenza”, nel quale si dà notizia certa, senza alcun uso di condizionale, dell’avvio, da parte della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, di “una indagine conoscitiva relativa all’impennata di puntate nel calcio scommesse” sull’ultimo “incontro casalingo dei Lupi”. Indagine – si legge – “finalizzata a verifiche e controlli all’interno delle agenzie di scommesse di Cosenza, dell’area urbana e dell’hinterland”, la società Cosenza Calcio 1914 comunica che, presso la Questura di Cosenza, non è in atto alcun tipo di accertamento riguardo alla partita oggetto, già domenica scorsa, di numerose
polemiche scaturite (sia in seno agli organi d’informazione che in seno alla tifoseria) dal deludente risultato finale.
Questa società tiene a precisare che se mai venisse aperta un’inchiesta in proposito, sarebbe la prima ad avallarla, chiedendo a gran voce di andare fino in fondo, per dimostrare – dove ce ne fosse bisogno – che allo stato attuale il nome del Cosenza Calcio 1914 è accostato a persone perbene ed oneste che non accettano di essere investite dal fango della diffamazione.
Dopo i cori degli spalti “venduti, venduti” che il 7 marzo hanno accompagnato la squadra all’uscita del terreno di gioco, e dopo la sdegnata e istintiva presa di posizione in sala stampa dello staff tecnico e dei calciatori, ci troviamo adesso costretti a smentire categoricamente, supportati anche dalla diretta smentita della Questura di Cosenza, un articolo giornalistico che, nel delicato clima generale, non fa altro che alimentare voci e illazioni senza base di verità.
La smentita all’articolo pubblicato dal quotidiano Calabria Ora, è da estendersi anche al box della Gazzetta dello Sport pubblicato sempre in data odierna a pag.21 dal titolo: “Scommesse: giocate anomale. Sospetti su Cosenza-Potenza”, ovviamente laddove si ipotizza (questa volta con il condizionale) l’indagine della Questura di Cosenza che ci è stata smentita dalla stessa Questura.
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Grazie mille, articolo utile!