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Edoardo Blondett, difensore ex Sampdoria, ha saputo sfruttare le occasioni che gli sono capitate e ha conquistato la fiducia del tecnico e della Società. In queste prime giornate, così com’era successo nelle amichevoli precampionato, ha indossato la fascia di capitano e la cosa lo rende orgoglioso. “E’ uno stimolo in più, una carica che ti spinge a cercare di fare del tuo meglio. E’ un onore, ma anche un onere”.
Nel pacchetto difensivo rossoblù, accanto a Blondett tutto è cambiato e l’avvio del torneo non è stato dei più semplici. “Sì, dispiace non riuscire a fare in partita quello che proviamo in allenamento, fa male. Ci siamo fatti un esame di coscienza e dobbiamo cercare di migliorare e non concedere più sbavature, limando i difetti di ognuno di noi. Certo, a volte, siamo stati puniti oltre i nostri demeriti. Ma sono convinto che il lavoro alla fine paghi”. Il difensore centrale del Cosenza analizza la stagione partita per partita: “A Salerno abbiamo disputato una buona gara, con il Foggia abbiamo sbagliato il primo tempo contro una squadra ben organizzata. Col Barletta non siamo riusciti a creare occasioni da gol, ma ho rivisto il primo tempo, ed escluso il gol non abbiamo mai sofferto.
Se ognuno di noi metterà il cento per cento e farà una partita nel migliore de modi non si sbaglierà molto. I nostri leader? Manolo è lui il capitano. Ricopre un ruolo importante all’interno dello spogliatoio. E poi c’è Gianluca (De Angelis ndr) il suo bagaglio calcistico è importante, anche se non sta giocando il suo contributo è fondamentale. Siamo un gruppo affiatato e ci aiuta tanto. Le critiche danno stimoli nuovi, ben vengano finché sono giustificate. Dobbiamo uscirne più forti di prima. La squadra c’è. La lezione di Barletta – conclude – è servita”.
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