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di Cristian Fiorentino
Il titolo del Corigliano- Schiavonea calcio è stato depositato presso gli uffici del comune. La consegna formale è avvenuta nelle ultime ore per mano del segretario Vincenzo Gallo. La decisione presa dal presidente Cosimo Elia è frutto di appelli caduti nel vuoto e mancate riunioni.
Dopo la fine del torneo e la salvezza ottenuta in Eccellenza, e la promozione dello scorso anno, lo stesso Elia ha cercato di tenere alta l’attenzione suonando più campanelli d’allarme. Il dirigente biancazzurro si è spinto anche oltre lanciando prima l’idea di una polisportiva, tra le realtà sportive cittadine, e poi di una fusione con paesi limitrofi. Progetti forse futuristici e utopici, anche per un campanilismo ancora troppo radicato, inascoltati che ad oggi vedono un certo immobilismo su tutti i fronti. Oltretutto, Elia ha sempre dichiarato di non poter e voler affrontare un nuovo torneo da solo o con pochi intimi. Per queste ragioni e per giocare d’anticipo ma soprattutto per offrire un opportunità a chi veramente volesse portare avanti il progetto calcistico, Elia ha interessato il comune di Corigliano affidando formalmente il titolo nelle mani di sindaco e assessore comunale con tanto di missive allegate riportanti i motivi della decisione presa. La società biancazzurra, oltretutto, fa sapere che da qui al 10 giugno chiunque sia interessato al Corigliano- Schiavonea Calcio potrà rivolgersi presso il palazzo di città per avere maggiori delucidazioni in merito.
Ciò, comunque, implica anche un possibile dialogo sia con gli amministratori cittadini che lo stesso presidente coriglianese in carica per cercare di trovare una risoluzione. Non è escluso, comunque, qualche incontro o abboccamento per una possibile idea di fusione per un progetto ben più imponente. Dopo il 10 giugno, invece, lo stesso Elia potrebbe anche pensare di cedere li titolo a qualche interessato di altre città o paesi. Sembrerebbe non mancare la volontà in altre piazze per portare l’Eccellenza.
Ultima spiaggia che si spera di evitare e per scongiurare tutto ciò anche gli ultras Skizzati- Group 1991 nelle ultime ore si sono resi protagonisti sia di un comunicato che di un iniziativa per mezzo social. Capeggia, infatti, un nuovo gruppo facebook dal nome “Salviamo il Corigliano Calcio” dove sono già tanti i tifosi e i sostenitori che stanno inviando foto e video, sul modello dei tifosi del Bari, per spronare anime e forze economiche per la causa.
Iniziativa dei supporter che si spera possa avere successo anche se nel comunicato gli Skizzati non le mandano a dire: <<Chi dorme non salva il Corigliano calcio. Per la nuova stagione la vecchia storia è sempre la stessa. Che il vento cambierà ci crediamo poco. Da tempo immemore assistiamo a questo scempio che ad ogni fine torneo si ripresenta puntualmente lasciandoci sbigottiti. Possibile che in un paese di 45.000 abitanti gli unici ad avere a cuore le sorti del Corigliano Calcio siano sempre gli stessi? Oltre a noi ultras, a qualche “Presidente pazzo” che ci ha creduto talmente tanto da riportarci in eccellenza, al nostro mister, coriglianese purosangue, e a qualche giocatore locale che, onora la maglia senza curarsi dei tanti problemi che si presentano nel corso di una stagione non riscontriamo altri sostenitori veri. Non siamo nessuno per poter fare i conti in tasca agli imprenditori locali, ma non crediamo che chi ha la possibilità economica non voglia investire nella squadra che rappresenta il paese nell'intera regione: infatti chi si è speso in altri sport ha raggiunto risultati egregi. Vorremmo menzionare- si legge nella nota- anche l'Assessore allo sport che nutre passione per la Volley, da quello che sappiamo, ma come si dice “prima il dovere e poi il piacere”. Non può prodigarsi il nostro assessore ad organizzare riunioni che non portano a nulla; ne sono state fatte a centinaia con scarsi risultati, vogliamo concretezza! Ad iniziare dalla formazione di una società seria e capace che, possa garantirci un certo tipo di campionato e non ultimo l'ammodernamento dello stadio. E’ una vergogna vedere il nostro “tempio” ridotto ad un campo di patate, eppure si tratta di una struttura comunale.
Per quel che ci riguarda se il nostro assessore allo sport non dovesse tener conto delle nostre proposte/richieste, potrebbe anche dimettersi.
Da oggi in poi non avremo più peli sulla lingua, se ci sarà da attaccare qualcuno lo faremo, certo in maniera civile: Siamo Ultras, No Criminali!
La nostra passione più grande non dovrà ridursi solo ad un dolce ricordo di quel manipolo di irriducibili, che hanno onorato e difeso il nome del nostro paese sempre, ovunque e comunque. Perché noi non ci arrendiamo>>.
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