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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
<<Sono veramente felice – ha commentato la neodirigente – della fiducia che mi è stata dimostrata dal Consiglio regionale, ai cui componenti rivolgo il mio vivo ringraziamento. La nomina ricevuta è di grande responsabilità e per questo dovrò garantire il massimo dell’impegno per dimostrarmi all’altezza del compito>>.
Sono state queste le prime parole di Clementina Tripodi, giovane dirigente di Melito Porto Salvo chiamata nei giorni scorsi a ricoprire un importante incarico nei quadri regionali del Centro sportivo regionale. La decisione con la quale è stata ufficializzata la composizione dei ruoli della direzione regionale è stata resa nota dal Consiglio calabrese del Csi in occasione della riunione tenuta lo scorso mese di settembre. Assieme alla giovane melitese, a fare parte dell’organo tecnico sono stati chiamati frate Franco Lio, direttore della formazione e Battista Bufanio, responsabile di segreteria e amministrazione.
Un importante riconoscimento per la Tripodi responsabile anche del calcio a 5 femminile del Csi di Reggio Calabria, fenomeno che in poco tempo è diventato foriero di grandi risultati con la nascita di molte società in tutta la provincia. Non è un caso se sono quasi trenta le formazioni femminili che anche in questa stagione si sfideranno nei vari campionati provinciali di serie A e serie B.
Inoltre, la Calabria finalmente è riuscita ad essere presente alle finali nazionali con una propria rappresentativa, risultato mai ottenuto nella storia. La conferma arriva anche dalle parole della stessa neo dirigente regionale che ha dichiarato che <<in pochissimi anni – sono tantissime le società nate nell’Area Grecanica, con centinaia di atleti di ogni età tesserati. Anche in questo caso a fare la differenza sono stati i valori da noi portati avanti>>.
<<Grazie al lavoro di tantissime persone che come me hanno deciso di fare propri i valori del Centro sportivo italiano, in questi anni è stato fatto un ottimo lavoro, tanto che il Centro sportivo italiano – conclude Clementina Tripodi – ha visto crescere costantemente il numero dei propri tesserati. La formula sportiva centrata sul significato della partecipazione e non della competizione, da noi proposta con i campionati e i tornei annuali, è stata evidentemente apprezzata in maniera unanime. Da qui la crescita del movimento>>.
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