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Un’altra prova di maturità fornita dai ragazzi di mister Baroni. Al Tombolato, Cittadella e Reggina, si sono divisi la posta in palio. I granata, reduci dalla sconfitta in trasferta contro il Vicenza, erano alla ricerca del successo che mancava loro da tre gare, ma hanno dovuto fare i conti con una squadra, quella amaranto, reduce dal convincente successo maturato contro il Venezia. Si è capito subito però che i calabresi non avrebbero interpretato la parte di la vittima sacrificale. Contro i granata, Nicolas e compagni, hanno dimostrato di essere un collettivo compatto, in grado di affrontare ogni situazione. È stato un match intenso anche se povero di occasioni, alla rete di Beretta in apertura di ripresa, gli ospiti hanno risposto con Bianchi, costruendo sui titoli di coda potenziali occasioni che avrebbero potuto avere ben altra sorte.
Le scelte
Mister Venturato, ha recuperato Frare. Granata in campo con D’Urso dietro il duo offensivo Beretta -Tsadjout, mentre Vita, Iori, Perticone e Ogunseye, si sono accomodati in panca. Marco Baroni, alle prese con le defezioni di Folorunsho, Kingsley e Menez, ha recuperato Rivas, reduce dagli l’impegni della sua Nazionale. Rispetto all’undici titolare che ha espugnato il Penzo, in campo dal primo minuto, sono andati Delprato, Bianchi, Micovschi – altra chance da titolare per lui – e Montalto unica punta. In panchina, sono rimasti Denis, Lakicevic, Crimi, Rivas, Bellomo e Okwonkwo.
La partita
È stata una prima frazione dal buon ritmo. Tanti i duelli, le palle lunghe ed i cross degli amaranto, ma nessuno efficace, tanto da essere facile preda dell’estremo difensore albanese del Cittadella. Allo scadere, ha prevalso il risultato ad occhiali, frutto di tanto equilibrio e poche emozioni. Gli ospiti hanno messo in evidenza un reparto difensivo ordinato e molto attento, provando a fare la gara nel tentativo di trovare lo spunto buono per passare in vantaggio, senza trovare il guizzo giusto. Nessuna occasione da rete degna di nota per entrambe le contendenti, ad eccezione del tentativo dalla distanza di Montalto al 13′. L’attaccante amaranto, ci ha provato, trovando Kastrati pronto a mettere in angolo. Undici minuti dopo, è toccato ad Edera con un bel mancino dal limite, respinto dal portiere ospite. Due minuti dopo la prima parata per Nicolas in presa bassa, sul tentativo di Tsadjout. Il tutto a certificare il perfetto equilibrio in campo.
La seconda frazione
Come succede ormai da qualche tempo, è stata la ripresa ad offrire i sussulti migliori, con il Citta rientrato in campo con più aggressività. Dopo appena un giro di lancette, ci ha pensato Beretta per i padroni di casa, a realizzare il momentaneo vantaggio, su assist invitante di Tsadjout. Gli amaranto, però sono rimasti sempre sul pezzo e con personalità, ci hanno creduto fino in fondo. Tredici minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, su sponda di testa di Cionek, si è concretizzato il tocco vincente sotto porta di Bianchi – secondo gol per lui – che ha fissato il definitivo 1-1. Riagguantato il risultato, sono stati sempre gli ospiti a dare l’impressione di poter mettere alle corde il Cittadella, che ha evitato di capitolare, grazie al salvataggio sulla linea di Camigliano, su una percussione in area avversaria di Situm.
Continuare così
La squadra dello Stretto, ormai piacevole sorpresa di questo girone di ritorno, hanno offerto l’ennesima prova fatta di concretezza ed autorità, al cospetto di un avversario ostico e mai domo. Dopo aver fatto bottino pieno a Venezia, il punto conquistato su un campo difficile, ha testimoniato il buon momento e la buona forma della squadra, apparsa vogliosa, così come voluto da tecnico fiorentino, nel non lasciare nulla al caso anche se rimane qualche rimpianto per quel che sarebbe potuto essere e non è stato. Grazie al gran lavoro svolto da mister Baroni, che sin dalla sua venuta a Reggio ha proposto e continua a proporre la sua concreta filosofia di gioco, il collettivo ha ritrovato sicurezza e forza mentale, tutte qualità imprescindibili per un torneo duro come quello di serie B. Senza voler fare voli pindarici e senza perdere di vista l’obiettivo principale del mantenimento della categoria, il campionato per gli amaranto sta proponendo ed assumendo scenari inaspettati. La Reggina, ora a quota 41 in classifica, si è portata al decimo posto, in compagnia proprio del Vicenza, prossimo ospite del Granillo.
Il tabellino
Cittadella: Kastrati, Ghiringhelli, Adorni, Camigliano, Donnarumma, Gargiulo, Pavan, Proia (84′ Branca), D’Urso (67′ Vita), Beretta (84′ Ogunseye), Tsadjout (73′ Tavernelli). A disposizione: Petre, Maniero, Perticone, Benedetti, Iori, Rosafio, Frare, Mastrantonio. Allenatore: Venturato.
Reggina: Nicolas, Delprato, Cionek, Stavropoulos, Di Chiara, Bianchi, Crisetig, Micovschi (71′ Bellomo), Edera (86′ Rivas), Situm (86′ Liotti); Montalto (86′ Denis). A disposizione: Guarna, Plizzari, Dalle Mura, Lakicevic, Loiacono, Chierico, Crimi, Orji. Allenatore: Baroni.
Direttore di gara: Federico Dionisi di L’Aquila
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