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Con la morte di Antonio Rende uno dei migliori giocatori che abbiano indossato la maglia del Castrovillari negli anni Cinquanta-Sessanta scompare una “vecchia gloria” che ha contribuito a scrivere una bella pagina di storia calcistica regionale.
Antonio Rende, classe 1933, conosciuto da tutti come mastr’Antonio, passa alla storia come uno dei più grandi calciatori dell’Unione Sportiva di Castrovillari, in cui ha disputato 305 partite dal 1955 al 1967.
Dal 1949, a 16 anni, giocava regolarmente nella locale squadra “Fiamma”; nel 1955 il giovane Rende indossò la maglia del Macerata, per poi passare ai Lupi del Pollino, dove rimase fino al 1967 quando fu chiamato a difendere i colori del Morano, la sua città natale.
La sua prestanza fisica, la forza di volontà e la tenacia, unite a tecnica e visione di gioco che ben si conciliavano con l’innata modestia e l’altruismo, sono state le doti che lo hanno contraddistinto nella sua gloriosa carriera calcistica.
In campo sapeva emergere in qualsiasi ruolo venisse schierato, un jolly che seppe ben spendere le sue doti, l’acume tattico e il vigore atletico, come difensore e attaccante nello stesso tempo.
Nel 2001, in occasione dell’Ottantesimo anniversario dell’U.S. Castrovillari Calcio, l’Amministrazione Comunale consegnò a Rende una targa di Merito, per “aver vestito con onore la Maglia Rossonera”.
Se n’è andato in punta di piedi, con discrezione così come ha vissuto, e una folla immensa, con un lungo applauso, ha salutato il feretro avvolto nella bandiera rossonera di un grande che ha giocato la sua ultima partita sul campo della vita, seppure l’ha persa.
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