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La tigre è tornata a ruggire. La tigre menzionata da Franco Gagliardi nella conferenza stampa di ieri sul campo del Carpi ha ritrovato l’aggressività e la freddezza di aspettare la preda e azzannarla nel momento decisivo come ha saputo fare la squadra amaranto oggi, nel secondo tempo.
Gagliardi e Zanin dopo l’incredibile partita di sabato scorso deciso di apportare qualche cambio nello scacchiere amaranto. In difesa Ipsa va panchina, Maicon scala in difesa. Adejo e Lucioni si piazzano al centro. A centrocampo torna dal primo minuto Strasser, con Pambou e Dall’Oglio ad affiancarlo Sbaffo e Dumitru sugli esterni con Di Michele come unica punta.
L’obiettivo del Carpi è quello di sfruttare al massimo le galoppate sulla sinistra di Di Gaudio. E’ proprio sulla sinistra che la Reggina viene messa in difficoltà per tutto il primo tempo. Di Gaudio al 10′ chiama Pigliacelli in causa, il palermitano dal limite dell’area lascia partire un destro a giro che per poco non si insacca sotto la trasversa. Al 25’ è la volta di Sgrigna che colpisce il palo direttamente da calcio di punizione. La Reggina barcolla ma resiste e prova a fare a male con Dumitru che ci prova da fuori area ma il suo tiro sfiora il palo alla destra del portiere di casa. Si chiude così un primo tempo in cui è stato il Carpi a fare la partita.
Nella ripresa è tutta un altra partita. Gli amaranto alla prima occasione utile passano in vantaggio sugli sviluppi di un calcio da fermo: al 18′ Foglio, batte una punizione dall’out di destra, la palla danza in area dove Lucioni è il più veloce a insaccare in rete in mezza rovesciata. Il Carpi cerca di reagire e lo fa un minuto dopo con Ardemagni che si invola verso la porta amaranto ma il suo tiro viene bloccato in due tempi da Pigliacelli. Goal sbagliato, goal subito e al 24’ è la Reggina ad applicare la legge, che trova il 2-0 grazie a un tiro a giro di Sbaffo dopo uno scambio al limite dell’are con Di Michele. Il Carpi ormai è alle corde e subisce il terzo gol in contropiede al 39′, Di Michele, riceve un lancio dalle retrovie, stoppa la palla, punta Colombi e lo fredda con un preciso diagonale. La tigre ritorna a ruggire e porta a casa tre punti fondamentali per il sogno salvezza.
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