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Il ruolino di marcia della Reggina, parla di quattro sconfitte consecutive che, in un campionato equilibrato come la Serie B, in tempi normali, posso anche capitare. Stridono però, con il perdurare della crisi che, fa da contraltare all’ ottimo avvio di campionato dell’ undici dello Stretto, quando le sconfitte nelle prime dodici giornate erano state solo due. In questo momento, qualunque siano i motivi riconducibili a questa flessione, urge trovare adeguati rimedi per recuperare autostima, tranquillità e sicurezza, condizioni fondamentali per riprendersi ed invertire la rotta, dopo l’ultima la sconfitta rimediata a Lecce. Un campanello d’allarme, da non sottovalutare, visto che determinazione, rabbia agonistica per rimanere sempre sul pezzo, sono caratteristiche imprescindibili per ritornare ad essere il collettivo visto fino alla gara contro il Cosenza. Anche se tocca al mister trovare il bandolo della matassa, Alfredo Aglietti, è e si conferma un tecnico prezioso, profondo ed esperto conoscitore della categoria. In ogni caso, è la squadra a dover essere più concreta, anche se sono tutti, addetti ai lavori compresi, ad essere in questo particolare momento sotto esame.
Un match da non sbagliare
I prossimi quattro appuntamenti, daranno la misura della forza del club dello Stretto, nell’ambire alle posizioni che contano, in attesa del mercato di gennaio. Prima di andare a Como, ricevere il Brescia e rendere visita al Monza, ecco una gara da non sbagliare: quella tra le mura amiche, con l’Alessandria dell’ex Corazza e Fabio Artico, indimenticato calciatore amaranto ed ora Ds. dei Grigi. Per Turati e compagni, sarà un match fondamentale. Una gara da approcciare con il giusto atteggiamento e la necessaria cattiveria agonistica. Al Granillo, si giocherà anche sui nervi, dato che per la squadra di Aglietti, sempre sostenuta dalla impareggiabile Sud, non ci sarà altra alternativa se non la vittoria, per scacciare i fantasmi di una crisi che a lungo andare potrebbe produrre effetti deleteri.
Possibili soluzioni
Dopo i vari cambi di modulo delle ultime settimane, c’è da capire quali saranno le soluzioni che verranno prese dal tecnico di San Giovanni Valdarno. In una gara da etichettare come delicatissima, il tecnico toscano dovrà rinunciare a due pedine fondamentali del suo scacchiere: Cionek ed Hetamaj che, ammoniti a Lecce, non saranno in campo contro i piemontesi, perché colpiti da squalifica. In difesa, la coppia di centrali potrebbe quindi essere formata da Stavropoulos e Loiacono, mentre sulla destra, il tecnico potrebbe valutare l’eventuale rientro di Lakicevic. Se sulla mediana, si potrebbe rivedere il passo di Bianchi, a destra invece, potrebbe spuntarla Adjaponog, mentre a sinistra, potrebbe andare Bellomo.
Osservato speciale
Sotto la lente d’ ingrandimento, anche il reparto avanzato, i cui numeri parlano di quindici reti realizzate in sedici gare. Solo Cosenza, Crotone, L. Vicenza e Pordenone, ultimo in classifica, hanno fatto peggio. Osservato speciale, è Galabinov, quid in più dell’attacco di Aglietti, elemento capace di spostare gli equilibri e fare la differenza. Ora il suo calo fisico – che in un calciatore ci può stare – dopo un avvio importante, si sta facendo sentire. Il bulgaro, reduce da due panchine, ha dalla sua esperienza e qualità. È un’attaccante d’area di rigore che, rende al massimo se in campo la squadra si mantiene corta. Potrebbe quindi toccare a lui, nonostante l’ottimo rendimento di Montalto – potrebbe benissimo affiancarlo – guidare l’attacco amaranto. Un discorso a parte merita la valutazione del rendimento di Ménez ma, in questo momento, è importante che la compagine amaranto, riprenda al più presto la via del gol.
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