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A distanza di settantadue ore, la Serie B ormai agli sgoccioli, tornava in campo per disputare la trentatreesima giornata di campionato, mettendo di fronte al Granillo la Reggina di Roberto Stellone e il Benevento di Fabio Caserta, una delle migliori squadre del campionato. Gli amaranto, in quel di Cremona, avevano sfiorato il colpaccio e, pur con il pari conquistato allo Zini, si erano portati a meno sette dalla zona playoff. Dall’altra parte le Streghe, avevano centrato l’ampia vittoria nel turno casalingo maturata contro il Pisa. Successo che, aveva consentito all’undici del tecnico di Melito Porto Salvo, di attestarsi al quinto posto in graduatoria con l’ambizione di tornare in A, puntando ad una eventuale promozione diretta. Un’ impegno difficile per entrambe le compagini ma, per l’undici dello Stretto, non è stata una gara delle più semplici. A spegnere i sogni degli amaranto che hanno comunque a portata di mano una salvezza tranquilla – è questa la cosa più importante – è stato il prevalere della maggiore caratura dell’avversario durante l’arco della contesa. A decidere le sorti della gara, le reti di Insigne, Forte e Moncini.
Così in campo
Stellone, senza Montalto squalificato come di consueto, ha cambiato diverse pedine, ripristinando l’alternanza in porta con Turati al posto di Micai, con Amione che ha trovato spazio e fiducia, a guidare la difesa a tre. Tornato titolare Loiacono, in mediana, sono andati Crisetig, Cortinovis e Folorunsho, mentre in avanti, è toccato alla coppia Galabinov – Menez. A guidare i Sanniti Fabio Caserta. Il tecnico campano, privo di Glik e Lapadula, ha manato in campo Calò davanti alla difesa, con Acampora e Ionita ai i lati ed il tridente formato da Forte, Improta e Roberto Insigne che aveva già vestito con il Ds del club campano, Pasquale Foggia, la casacca amaranto.
Il gol dell’ex
Dopo i primi minuti su ritmi medio bassi, dove i padroni di casa avevano provato a farsi vedere in area avversaria, con Adjapong e Galabinov – non ha brillato – il Benevento ha accellerato e, nel prendere le misure, si è reso pericoloso con Improta. Dopo la seconda occasione avuta con Barba, gli ospiti sono passati con Insigne che, su suggerimento di Ionita, ha fatto fuori Turati. Il fraseggio provato dagli amaranto, non ha però trovato gli spazi necessari, sistematicamente chiusi dagli avversari in mezzo al campo, dove si sono visti poco Cortinovis – non particolarmente ispirato – Cupiz e Crisetig.
La chiudono i Giallorossi
I padroni di casa, hanno provato ad alzare i ritmi della gara, nel tentativo di riprenderla ma, sono stati gli ospiti a farsi sentire con Acampora, andato al tiro di sinistro da fuori area, con l’estremo difensore amaranto pronto a non farsi sorprendere. L’undici di casa, ha provato ad assumere il comando delle operazioni, mostrandosi più offensivo. Da segnalare il miracolo di Paleari su cross di Bellomo per la testa di Lombardi – entrambi entrati in corso d’opera – con palla indirizzata da quest’ultimo nell’angolino basso, respinta dall’estremo difensore sannita, con un grande intervento. Ma, nel momento del massimo sforzo, gli amaranto hanno dovuto subire prima il raddoppio degli ospiti con Forte che, ha anticipato Aimione mettendola dove non è potuto arrivare Turati, mentre nel finale, l’ undici Sannita, ha scritto la parola fine, arrotondato il risultato con Moncini.
Una serata no
Non sono bastate le fiammate di Ménez e la brillante prova di Folorunsho a riequilibrare le sorti della gara e, fare da contraltare al reparto offensivo degli amaranto, non in serata. L’ undici del tecnico romano, ha provato con una discreta circolazione di palla a riprendere il match ma, a fare la differenza in campo, sono state anche le maggiori motivazioni dell’avversario. Con la sconfitta dell’Alessandria a Cremona, l’undici di Stellone che, merita ampiamente la conferma per il lavoro egregio che ha fatto e sta facendo, andrà ad Ascoli, senza particolari patemi, consapevole che al Del Duca, potrà ancora fornire una prestazione all’altezza del compito.
Il tabellino
Reggina – Benevento: 0-3
Marcatori: 21′ Insigne, 79′ Forte, 96′ Moncini.
Reggina (3-5-2): Turati; Loiacono (73′ Bellomo), Amione (84′ Aya), Di Chiara; Adjapong (56′ Lombardi), Folorunsho, Crisetig, Cortinovis (84′ Denis), Kupisz; Ménez, Galabinov (56′ Rivas). A disposizione: Micai, Cionek, Giraudo, Stavropoulos, Bianchi, Hetemaj, Tumminello. Allenatore: Stellone.
Benevento (4-3-3): Paleari; Elia (80′ Gyamfi), Vogliacco, Barba, Letizia; Ionita (62′ Tello), Calò (80′ Petriccione), Acampora; Insigne (68′ Viviani), Forte (80′ Moncini), Improta. A disposizione: Manfredini, Foulon, Masciangelo, Pastina, Brignola, Brignola, Farias, Sau. Allenatore: Caserta.
Arbitro: Andrea Colombo di Como. Assistenti: Gamal Mokhtar di Lecco e Giuseppe Di Giacinto di Teramo. IV ufficiale: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore. VAR: Antonio Rapuano di Rimini. A-VAR: Giacomo Paganessi di Bergamo.3
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