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C’era curiosità, nel vedere come gli amaranto avrebbero approcciato la gara davanti ad una big del campionato, costruita per il ritorno nella massima serie.
Il match tra le mura amiche, avrebbe dovuto portare punti importanti in casa Reggina dopo i tre pareggi consecutivi in campionato, ma così non è stato.
Al Granillo ritornato a porte chiuse e tristemente vuoto, ha vinto la Spal di Marino, tornata tra i cadetti dopo tre stagioni in serie A.
LE SCELTE
Con Guarna tra i pali, Toscano, ha recuperato Menez in campo dal primo minuto così come Rolando e Bianchi. Farroni, Folorunsho, Situm e Rivas, si sono accomodati in panchina. Marino, ha dovuto rinunciare ai vari Gomis, Strefezza, Paloschi, Jankovic, Floccari, D’Alessandro e Viviani. Murgia e l’ex Missiroli sono partiti dalla panchina.
LA GARA
Quando si dice che nel calcio non ci sono partite facili è proprio vero. Nonostante nei primi 15’ nessuna delle due squadre abbia creato grosse occasioni, è stata una partita combattuta da ambo le parti, che si è innervosita in alcuni frangenti a causa delle discutibili scelte arbitrali.
A far pendere il match a favore dell’ undici di Marino – in cinque le gare giocate al Granillo dal marsalese, cinque successi – ci ha pensato il sign. Airoldi. Al 21’ ha mandato, con una certa superficialità, negli spogliatoi l’imprescindibile Menez, per qualche parola rivolta al collaboratore di linea. Ferraresi in superiorità numerica e gara in salita per gli amaranto.
Al 31’ la rete che ha deciso le sorti dell’incontro. A siglare lo 0-1 ci ha penato Castro servito in area da Di Francesco, che in tuffo ha battuto l’incolpevole Guarna. Da segnalare un decisivo intervento Berisha che ha tolto dall’incrocio dei pali un tiro di Bellomo – fino a quando è rimasto in campo ha provato a prendersi sulle spalle l’attacco amaranto, in difficoltà con l’uscita di Menez – sugli scudi Guarna, che sul finire della prima frazione, ha negato ad Esposito la gioia del gol.
Nella ripresa il tecnico amaranto, ha chiamato in causa la panchina. Dentro Rossi, Situm, Rivas, Di Chiara, Folorunsho, che ha provato ad accendersi.
La squadra dello Stretto, nonostante l’uomo in meno, ha creato, ma non ha raccolto quel che avrebbe meritato: il pareggio. Da segnalare tre occasioni per i padroni di casa, la prima è di Denis, ma il suo destro si è stampato sul palo. L’occasione più ghiotta per riequilibrare le sorti di una gara stregata per gli amaranto, si è materializzata al 60′ sempre con Denis su calcio di rigore. Ci pensato però un Berisha protagonista, ad intercettare in tuffo il tiro dal dischetto dell’argentino.
Sui titoli di coda è stato ancora il portiere albanese a salvare i suoi, prima su un tiro rasoterra dal limite di Crisetig – buona prestazione per il metronomo amaranto, ha provato a dare il giusto assetto alla squadra – e poi su un tiro-cross di Rivas. Espulso Castro, per fallo di reazione su Rossi.
È stata una Reggina più propositiva in dieci uomini, nell’attaccare la metà campo avversaria alla ricerca del pari. In termini di prestazione ed impegno, la squadra amaranto, non ha comunque demeritato al cospetto del più quotato avversario, ma questa sconfitta, purtroppo ha segnato la fine della sua imbattibilità in campionato che durava dalla scorsa stagione.
LA CLASSIFICA
Hanno ceduto il passo, anche per le squadre ancora imbattute Empoli, Cittadella e Cosenza. L’unica a mantenere l’imbattibilità è la Salernitana. Con questi tre punti la Spal è salita a quota 9, scavalcando proprio la Reggina, ferma a 7.
Dalla prossima partita con l’Empoli, ci si dovrà rimboccare le maniche, mettendo in campo quel pizzico di cattiveria i più che è mancata.
LE FORMAZIONI
Reggina: Guarna, Loiaocono (46′ Rossi), Cionek, Delprato, Rolando (79′ Situm), Bianchi (75′ Rivas), Crisetig, Liotti (46′ Di Chiara), Bellomo (46′ Folorunsho), Ménez, Denis. A disposizione: Farroni, Gasparetto, Stavropoulos, De Rose, Marcucci, Mastour, Lafferty. Allenatore: Toscano.
SPAL: Berisha, Salamon (69′ Ranieri), Vicari, Tomovic, Dickmann, Sal. Esposito, Valoti (62′ Missiroli), Sala, Castro; Di Francecsco (79′ Murgia), Seb. Esposito (69′ Moro). A disposizione: Galeotti, Thiam, Tunjov, Sernicola, Okoli, Spaltro, Seck, Brignola. Allenatore: Marino.
Direttore di gara: Giovanni Ayroldi di Molfetta
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