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Neanche il tempo di smaltire le fatiche della gara con l’ Entella, la Reggina è tornata sotto i riflettori del Granillo per il derby tutto Calabrese con il Cosenza. È stato il ritorno di una grande classica del calcio, valevole per la quarta giornata di Serie B.
ANTEPRIMA
Protagoniste del match, due squadre ancora imbattute dall’inizio del campionato. Reduci dal pareggio esterno in terra ligure gli amaranto, i lupi della Sila, dal pareggio casalingo, contro la capolista Cittadella.
L’EX DI TURNO
Il derby, è stato anche I’ inedita sfida dell’ex Mimmo Toscano, con sei anni in rossoblù tra campo e panchina, che ha ritrovato alla guida dell’undici cosentino, Occhiuzzi, suo giocatore quando fu allenatore dei Lupi.
UNA SFIDA DIVERSA
Prima dell’inizio delle ostilità, le due compagini, scese in campo con il lutto al braccio, hanno ricordato con un minuto di silenzio la scomparsa del presidente della Calabria Jole Santelli. Il derby di Calabria, avrebbe meritato ben altra cornice di pubblico, ma l’emergenza Covid19, ha imposto la presenza di pochi tifosi. Solo 1000, i posti disponibili, tutti collocati in tribuna ovest.
LE SCELTE DEI DUE TECNICI
Toscano, per l’undici da mandare in campo ha scelto la continuità con qualche variante. Dal primo minuto, spazio al rientrante Rolando – ancora non in piena forma – sulla dx, con Delprato al posto di Rossi che si è accomodato in panca. Il tecnico rossoblù, si è schierato a specchio, con Sacko alle spalle di Gliozzi e Caretta.
LA PARTITA
Il tecnico reggino, aveva anticipato nei giorni scorsi che non sarebbe stata una partita come le altre. “Affrontiamo un derby contro una squadra sorniona, un osso duro, ben organizzato.” È terminato così a reti bianche il derby tra Reggina e Cosenza disputato in notturna. Come da copione, sono stati i padroni di casa a dettare i tempi di gioco, con possesso palla e fraseggi. La prima frazione, si è comunque vivacizzata poco dopo la mezz’ora. Al 34′ l’episodio che avrebbe potuto cambiare il volto del match. Su una punizione di Bellomo il portiere ospite ha respinto corto. Sulla sfera, è arrivato in anticipo Loiacono – ha dimostrato sicurezza – che ha messo dentro, trovando contemporaneamente la mano di Tirintiello in opposizione. La rete, è stata in un primo momento convalidata dal direttore di gara, che successivamente ha optato per il calcio di rigore, con la conseguente espulsione dell’autore -Tirintiello – del fallo. A presentarsi sul dischetto Denis, ipnotizzato da Falcone che ha neutralizzato il penalty, mentre allo scadere del tempo, si è vista una conclusione pericolosa di Crisetig.
UNA SERATA STORTA
Nella ripresa la Reggina è tornata alla carica, ma Menez e compagni si sono ritrovati ancora una volta un Falcone protagonista. A segnare una serata storta per la squadra dello Stretto, i cambi in corso d’opera. Questa questa volta, non hanno spostato gli equilibri di un derby, rimasto inchiodato sul risultato ad occhiali. Da segnalare sui titoli di coda, un lampo di Denis – condizionato dal calcio di rigore sbagliato, ci ha messo tanta voglia ma non è al top della lucidità – che nel girare di testa ha centrato il palo, seguito da Menez – ha messo costantemente in difficoltà la difesa ospite, costretta a fermarlo duramente più volte – che ha colpito la traversa. L’undici di Toscano, si è però dimostrato impreciso e poco lucido negli ultimi sedici metri, anche se è bene sottolinearlo, ha trovato sulla sua strada il portiere rossoblù, in particolare serata di grazia.
A CONTI FATTI
Un punto che sta stretto agli amaranto, ma al di là del risultato, così come a Chiavari, con il vantaggio dell’uomo in più, la squadra dello Stretto, ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato, a dispetto delle occasioni mancate ed una buona prestazione. I sei punti conquistati in quattro giornate, da una matricola come la Reggina, peraltro senza subire sconfitte, in un campionato che si sta dimostrando duro, non sono poi da disprezzare, in attesa di ulteriori margini di miglioramento.
LE FORMAZIONI
Reggina: Guarna; Loiacono, Cionek, Delprato (79′ Lafferty); Rolando (69′ Situm), Bianchi (63′ Folorunsho), Crisetig, Liotti (79′ Di Chiara); Bellomo (63′ Mastour); Ménez, Denis. A disposizione: Farroni, Gasparetto, Rossi, Stavropoulos, De Rose, Faty, Vasic. Allenatore: Toscano.
Cosenza: Falcone; Ingrosso, Idda, Tiritiello; Baez (81′ Ba), Bruccini, Petrucci (52′ Kone), Bittante; Sacko (42′ Legittimo); Carretta (81′ Sueva), Gliozzi (52′ Corsi). A disposizione: Saracco, Schiavi, Bouah, Bahlouli, Sciaudone, Petre, Borrelli. Allenatore: Occhiuzzi.
Direttore di gara: Riccardo Ros di Pordenone Assistenti di linea: Oreste Muto di Torre Annunziata e Domenico Palermo di Bari. Quarto uomo: Francesco Fourneau di Roma 1. Ammoniti: Bittante (C), Liotti (R), Baez (C), Crisetig (R), Ménez (R), Folorunsho (R), Ba (C). Espulso: al 35′ Tiritiello (C).
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