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Lutto per il mondo del calcio, che piange un personaggio iconico ed indimenticabile. È di queste ore la notizia della morte di Bruno Bolchi. Nato a Milano il 21 febbraio 1940, misurato e competente nel suo dire, viveva da tempo a Pieve a Nievole, in provincia di Pistoia. È deceduto all’età di ottantadue anni a Firenze, dove era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Per Gianni Brera, Bolchi era Maciste. Questo il soprannome che gli aveva affibbiato per la sua prestanza fisica e per la personalità indomabile che gli permise ad appena 21 anni di diventare capitano dell’Inter di Helenio Herrera. Calciatore dal fisico massiccio e dalla grande intelligenza tattica, seppe interpretare alla perfezione più ruoli, anche quello del classico libero.
Centrocampista ed allenatore vincente
Bolchi esordì in Serie A con l’ Inter, a 18 anni, squadra in cui era cresciuto – era 1956 – rimanendovi per sette stagioni, vincendo il campionato 1962/63. Apprezzato mediano, al suo attivo fece registrare quattro presenze in Nazionale. Giocò anche col Verona, l’Atalanta, il Torino e Pro Patria, concludendo la sua carriera di calciatore nel campionato 1970/71, a 30 anni.
Da allenatore diventò specialista in promozioni: Quattro dalla Serie B alla A e due dalla C alla cadetteria. La sua carriera iniziò con la Pro Patria in Serie C. Tante le squadre da lui allenate, tra queste anche l’ Arezzo, il Messina, il Catanzaro e la Ternana. Guidò il Bari che in due anni, dal 1983 al 1985, salì dalla C alla A e la Pistoiese. Portò in massima serie Cesena, Lecce. Fu artefice della storica promozione della Reggina nel 1999.
Era diventato celebre agli occhi di tutti gli appassionati di calcio, perché proprio la sua immagine nel 1961 era stata la prima ad essere stampata nella popolare raccolta di figurine Panini.
Tantissimi i messaggi di cordoglio che si susseguono sul web, da ogni parte d’ Italia. Tra questi quello del Club dello Stretto da lui portato abilmente per la prima volta in serie A.
Il cordoglio del club amaranto
Felice Saladini, Marcello Cardona e tutta la Reggina, esprimono il proprio profondo cordoglio per la scomparsa di Bruno Bolchi, amatissimo e indimenticabile tecnico che nel 1999 portò i colori amaranto per la prima volta nella storia in Serie A.
Nell’inviare le più sincere e sentite condoglianze alla famiglia, il club rende noto che in occasione di Modena-Reggina verrà osservato un minuto di raccoglimento e la squadra giocherà con il lutto al braccio.
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