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di Cristina Stelitano
Nell’ultima giornata di campionato CSI C5 Femminile di Premier League l’As Galati è stata sconfitta dallo Sporting Locri Cantera. Le locresi si sono imposte con il risultato di 4-2 al termine di un match che discusso per vari motivi.
Le squadre in campo hanno fatto il loro, chi più chi meno, giocando e cercando di portare a casa il risultato. Si gioca per vincere. Il Barone de Coubertin non aveva ragione. Tantomeno si gioca per salvare un pari.
Buona la prestazione delle locresi che, grazie al loro capitano, risalgono la classifica e con i 3 punti ottenuti spodestano il Galati Team dal primo posto.
Il Galati Team si difende con Cidoni e Martelli che nel primo tempo pareggiano. Certo non saranno stati eurogoals, almeno non come quelli che nella partita di andata hanno portato la compagine di Mr. Cilione alla vittoria, anche se di misura, con un 3 a 2. Che sia stata una buona partita a livello di gioco per le galatesi sono le immagini girate dallo stesso Cantera a parlare.
Il secondo tempo porta il Cantera alla vittoria. Sarà per il goal molto dubbio della Todarello, per il contropiede delle avversarie che non ha funzionato tatticamente, sarà per la pressione poco sportiva dagli spalti del Palazzetto di Locri, sarà per le innumerevoi sviste del dirigente di gara. Sarà. Ma inutile piangere sul latte versato se si è sconfitti o beffarsi degli avversari quando si vince. La palla è tonda.
La Dirigente del Galati Team Mimma Manti commenta così la partita: << Parto dal presupposto che quando il gioco, perchè di gioco si tratta, prende certe pieghe la cosa mi indispettisce. Non mi riferisco al passaggio palla, alle azioni, ai goal o alle sviste arbitrali. Sono i comportamenti che mi, ci lasciano perplessi. Sono dell’idea che sia importante fare un campionato in cui ci sia fiducia e rispetto tra le squadre. Vincere una partita, e si gioca per questo, non dà nessun diritto a screditare nessuno, neanche ironicamente. Le ragazze, tutte, si allenano costantemente e le società fanno sacrifici per portare avanti questo progetto. Vincere grazie anche ad una svista arbitrale (si riferisce al goal dubbio del 3 a 2 che il capitano locrese ha messo in rete aiutandosi con un braccio, ndr) ci sta, succede nei campi della massima serie, figuriamoci, e non che sia giusto, ma ciò che non comprendo è perchè un arbitro debba sorvegliare una partita senza seguire le azioni da vicino. Poi, gli spogliatoi servono alle ragazze per riunirsi con l’allenatore, per cambiarsi e per fare una doccia nel post partita, possibilmente con l’acqua calda. Bisogna essere rispettosi e l’agonismo è bel altro che quello che i nostri ultimi avversari hanno dimostrato, sia in campo che fuori. Il buon esempio parte dai vertici di una squadra, incitare va bene, spronare va benissimo ma provocare lo trovo oltremodo irrispettoso verso le persone e verso i principi sportivi di cui dovremmo essere promotori.>>
Continua la Dirigente: <<Le polemiche del giorno dopo “da bar” possono risultare sterili il più delle volte quando si parla di fuorigioco e tattiche. Le società iscritte al campionato CSI C5 sono società che, seppur piccole, dovrebbero mantenere alto il nome del calcio e i valori dello sport e il cadere in certi commenti che non offendono ma mancano di rispetto non è istruttivo né dignitoso. Le autocelebrazioni non si fanno a discapito di una ragazza piuttosto che di un’altra ma vantando i meriti reali della propria squadra.>>
Il Capitano Virginia Vadalà così commenta: <<Si vince e si perde sul campo. I commenti lasciano il tempo che trovano. Per il resto non mi pronunco ma per quanto riguarda il goal annullato a Martelli, ad esempio, e non solo, c’è stato un errore tecnico-arbitrale e, per regolamento, si dovrebbe ripetere la partita (si annulla il goal quando la palla non viene toccata da alcun atleta ma nello specifico caso dell’azione della numero 10 galatese la palla è stata toccata dal portiere, ndr). Abbiamo perso non per il nostro scarso gioco ma per le performance del Locri e dell’arbitro.>>
Il rispondere a provocazioni non è sinonimo di debolezza. Per quanto viga il detto “il silenzio è la miglior risposta” la società A.S. Galati Team, tutta, si è voluta esprimere, tramite la sua dirigente, riguardo le parole poco decorose da parte di chi si è esposto per conto della società locrese, senza voler incrementare polemiche inutili.
L’A.S. Galati Team vi aspetta sabato 14 Febbraio alle ore 18,00 allo Stadio Comunale “P. Borrello” di Brancaleone per il terzo match del girone di ritorno contro il Gioiosa C5.
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