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Dopo aver perso terreno nelle ultime settimane a causa di tonfi soprattutto casalinghi del tutto inaspettati, Benevento e Reggina volevano lanciare un messaggio al campionato cadetto e riavvicinarsi alle prime della classe. La compagine di Fabio Caserta, che nell’ultima giornata è stata sconfitto dal Pisa, era una delle squadre favorite per la promozione diretta in serie A. Gli amaranto, al Ciro Vigorito, erano chiamati ad una prestazione di livello contro un avversario certamente non dei più facili da affrontare. C’era da dimenticare – ma non è stato così – la sconfitta interna ad opera della Cremonese. La gara – si è visto subito – non ha avuto storia. Anche se ai calabresi è mancato un rigore, non visto dal direttore di gara, su Ricci che avrebbe potuto riaprire i discorsi, la deludente prova offerta non ha lasciato scampo ad eventuali alibi. L’undici campano – ha vinto ogni contrasto dimostrando qualità – è apparso subito avere più di una marcia a disposizione rispetto Galabinov e compagni. Nonostante in cadetteria non ci sia nulla di scontato, così come nel 2015, si è materializzato ancora un sonoro 4-0 che non ha lasciato nulla ad eventuali attenuanti.
Dirige Fourneau
Per uno dei big match della quattordicesima giornata del campionato di serie B, terzo incrocio per Francesco Fourneau della Sezione di Roma 1 con gli amaranto. Due i precedenti: Reggina-Brescia 2-1 del dicembre 2020 e lo scorso 16 agosto Salernitana-Reggina 2- 0 in Coppa Italia. Sei volte il fischietto di turno ha incontrato il Benevento. Bilancio: due successi, due pari e due sconfitte.
Le scelte dei due tecnici
Caserta senza Glik – squalificato – e Foulon infortunato ha effettuato un cambio per reparto rispetto alla formazione vista a Pisa. In difesa, ha inserito Elia sulla corsia di destra, con Letizia sul fronte opposto. A centrocampo, è andato Viviani al posto di Calò che è partito dalla panchina. In avanti, Lapadula a far compagnia ad Insigne ed Improta. Aglietti, ha dovuto fare a meno di Jeremy Menez afflitto da problema al tendine. Il tecnico, ha fatto dei cambi per ciò che attiene il reparto difensivo, con Loiacono e Liotti che si sono accomodati in panchina a favore di Ricci e del rientrante Di Chiara. Due i cambi a centrocampo, dove Laribi ed Hetemaj, hanno lasciato spazio ad Adjapong – all’esordio con la maglia amaranto – e Bianchi che ha affiancato Crisetig. In avanti riproposto il tandem offensivo Montalto – Galabinov.
La partita
Prima frazione subito a tinte giallorosse. Si è visto un Benevento padrone del campo, nell’aggredire gli amaranto apparsi evanescenti e surclassati. Gli ospiti, è bene dirlo, non sono riusciti a prendere le dovute misure, andando sempre in difficoltà. Montalto e Galabinov non sono stati mai serviti a dovere, mentre Ricci e Bellomo non sono riusciti ad entrare in partita. Tutto facile quindi per i padroni di casa, andati, al riposo sul risultato di 2-0. La prima rete per i locali, è arrivata al minuto undici, con il colpo di testa di Viviani, su cross di Letizia. I sanniti, hanno poi bissato il vantaggio con un’azione personale di Lapadula, conclusa con un diagonale che non ha lasciato scampo a Turati. Sono stati gli Stregoni a giocare sempre con personalità, tenendo le redini del gioco e, nel finale di tempo hanno anche sfiorato ripetutamente la terza segnatura.
Non cambia la musica
L’avvio di ripresa promettente della Reggina – parata in angolo Paleari su tiro a giro Bellomo, finito peraltro in fuorigioco – si è rivelato un’illusione. Come nel primo tempo, sono stati i padroni di casa a dettare legge, sfiorando ancora il gol con Ionita, che si è visto negare dalla traversa la realizzazione. L’ undici amaranto, ha provato ad attaccare, ma ha prestato il fianco alle ripartenze insidiose di Lapadula e compagni che, hanno chiuso subito i discorsi di un match che non ha mai avuto più storia. A siglare il definitivo 4-0, è stato Andres Tello. Non sono comunque mancate altre occasioni per i giallorossi di Fabio Caserta, andati vicini ripetutamente ad ulteriori realizzazioni.
Cercasi identità perduta
Seconda debalce consecutiva per l’undici di Aglietti. La gara, ha visto una squadra, quella dello Stretto, involuta ed annientata, raggiunta in classifica dai campani. Il risultato la dice lunga su quanto visto in campo. A scricchiolare davanti allo sconsolato Turati, il reparto difensivo e, nel contempo, oltre ad un centrocampo a dir poco evanescente, per ciò che attiene la fase offensiva, non si è proposto – una bella gatta da pelare per il tecnico di San Giovanni Valdarno – alcun pallone giocabile per le punte rimaste a secco di rifornimenti. Nello sprofondo, la compagine amaranto è mancata dal punto di vista mentale, caratteriale e tattico, il solo Turati – nulla ha potuto per i gol subiti – ed Hetemaj si sono salvati dal disastro generale che, ha messo in evidenza più di una criticità, quando si è chiamati affrontare squadre con determinate caratteristiche. Adesso si dovrà cercare di non combinare altri errori, per evitare una vera e propria figuraccia. Martedì ci si tuffa ancora in campionato, si torna al Granillo, dove sarà ospite lo scorbutico Ascoli di Sottil.
Il tabellino
Benevento – Reggina 4-0 – Marcatori: 11′ Viviani, 24′ Lapadula, 57′ Ionita, 69′ Tello.
Benevento: Paleari; Letizia, Vogliacco, Barba, Elia (59′ Brignola); Acampora (76′ Talia), Viviani; Insigne (76′ Moncini), Ionita (59′ Tello), Improta; Lapadula (76′ Di Serio). A disposizione: Muraca, Manfredini, Caló, Vokic, Sau, Masciangelo, Pastina. Allenatore: Caserta.
Reggina (4-4-2): Turati; Adjapong (57′ Lakicevic), Cionek, Stavropoulos, Di Chiara; Ricci (46′ Cortinovis), Bianchi (57′ Hetemaj), Crisetig, Bellomo; Montalto, Galabinov (46′ Denis). A disposizione: Micai, Amione, Liotti, Loiacono, Regini, Laribi, Rivas, Tumminello. Allenatore: Aglietti.
Direttore di gara: Fourneau di Roma 1. Assistenti: Palermo di Bari e Perrotti di Campobasso. VAR: Marini di Roma 1. A-VAR: Marchi di Bologna.
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