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Amatori Messina: Adorno 20, Giorgianni 1, Centorrino 26, Di Dio 2, Arrigo 6, Carnazza 8, Calarese 3, Russo 11, Mondello, Restuccia 9. Allenatore: Romeo.
Nuova Jolly: Vozza, V. Costa 9, Rizzo 2, Tramontana 6, Federico 5, R. Costa 12, Venuto 14, Gangarossa 6, Suraci 2, Ielo. Allenatore: Tarquini.
Arbitri: Perrone di Catania e Arbace di Ragusa.
Note- Parziali: 16-18/ 41-26/ 62-43; Usciti per cinque falli: Tramontana, R. Costa
Di seguito il pensiero dei protagonisti, subito dopo la sirena conclusiva.
Tiziano Tarquini (coach Nuova Jolly)- “Direi che oggi non è stata una partita, bensì un incontro di rugby. L’arbitraggio ci ha innervosito e mandato fuori di testa. Alla fine non siamo più stati in grado di recuperare, non tanto sul piano tecnico, quanto su quello mentale. Siamo stati ingenui a lasciarci prendere dal nervosismo, anche se secondo me il motivo è da ricercare nel fatto, che abbiamo sbagliato l’approccio alla gara. Siamo arrivati troppo carichi, finendo, ripeto, per innervosirci visto l’arbitraggio. Questo è un qualcosa che non ci possiamo permettere, viste le nostre qualità tecniche: o siamo pronti subito, oppure si fa fatica”.
Romana Pirillo (dirigente Nuova Jolly)- “Nei primi due quarti ci sono stati fischiati contro, qualcosa come 20 falli e 3 tecnici. Uno di questi, per esempio, è stato chiamato ad un nostro giocatore rimasto a terra dopo avere ricevuto una gomitata. Sono poi stata espulsa per una reazione successiva ad una spinta ai danni di un altro nostro giocatore, letteralmente volato a terra dopo una spinta. L’arbitro a due passi dall’azione non ha fischiato, ed anzi, mi ha espulsa. Io non vivo di pallacanestro, ma al contrario, la faccio. Un altro dei nostri ragazzi non solo ha ricevuto una ginocchiata al basso ventre, ma ha anche ricevuto l’attribuzione di un fallo inesistente. Ed ancora, un antisportivo nettissimo non è stato fischiato. C’erano inoltre trombe e campane durante le nostre azioni offensive, che ci impedivano di udire il fischio dal tavolo o dagli arbitri. Anche in questo caso gli arbitri, non hanno fatto rispettare il regolamento, non richiamando la società di casa.
Dopo tanti sacrifici economici e fisici, non abbiamo intenzione né di essere presi in giro né di essere penalizzati da un tale arbitraggio. Noi vogliamo giocare a pallacanestro, non ci importa di vincere o di perdere, visto che siamo una squadra giovane. Non tolleriamo altresì di subire, tali arbitraggi come accaduto lo scorso anno, anche a costo di dovere ritirare la squadra. Questa non vuole essere un alibi per la sconfitta di oggi, bensì è una forma di tutela fisica per i nostri ragazzi. Ripeto nuovamente: Suraci non ha potuto proseguire l’incontro per via di una ginocchiata al basso ventre, vedenosi per altro fischiare un fallo contro; Venuto è stato costretto ad abbandonare il match, perché una volta volato a terra dopo una spinta, ha battuto violentemente la schiena. Infine, sono usciti per cinque falli Tramontana e Riccardo Costa.
Un’ultima nota che mi preme sottolineare, riguarda la presenza di Dario Costa nel tabellino generato per la LND. Dario non era in campo con la canotta numero 5 come erroneamente riportato nel suddetto tabellino, bensì era in tribuna in quanto squalificato. Al suo posto ha invece giocato con la canotta numero 8, Valerio Costa, così come risulta dal referto arbitrale”.
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