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Al Del Duca di Ascoli la Reggina, ha aperto con una cocente delusione il 2021, incassando la prima sconfitta dell’anno appena iniziato. L’undici di mister Baroni, era chiamato a consolidare la striscia positiva, nel segno delle prestazioni sin qui convincenti. Dopo un gran primo tempo, sui titoli di coda, in rimonta e con più di un rimpianto, si è materializzata la beffa. Questa la sintesi di una gara tirata, buttata al vento.
LE SCELTE
Sottil, che ha dovuto rinunciare agli infortunati Malle, Spendlhofer, Ghazoini, Sarzi Puttini e Saric, con Leali tra i pali, ha schierato in difesa Tofanari, Brosco, Quaranta e Pucino. Linea mediana formata da Cavion, Buchel e Gerbo, con Sabiri e Chiricò a dar man forte al centravanti Bajic. Baroni, ha confermato l’undici iniziale visto contro la Cremonese. Davanti a Guarna, il duo Loiacono – Cionek. Coppia di centrocampo con Bianchi,Crisetig, Situm, Folorunsho e Liotti a sostegno di Rivas. In panchina Denis, Bellomo, Stavropoulos e Charpentier. Quest’ultimo alla sua prima convocazione.
IL FISCHIETTO DI TURNO
Un solo incrocio con gli amaranto, per il genovese Ghersini, nel 2013. Al Granillo contro il Novara terminò con il risultato di 1-1. Quattro, invece, gli incroci con l’Ascoli. Due sconfitte e due pareggi.
LA GARA
Il minuto di raccoglimento per commemorare l’attaccante dei bianconeri Renato Campanini ha aperto la sfida tra due squadre che hanno cercato l’affondo. Una Reggina attenta, ordinata e compatta, ha punto con gli esterni, creando più di una difficoltà all’Ascoli, che ha fatto fatica a ragionare e costruire. Il primo vero squillo della gara è arrivato ad opera degli amaranto. Al minuto 15, con Bianchi, che ha costretto Leali alla deviazione. È stata l’avvisaglia del vantaggio degli ospiti. Dopo appena quattro minuti, la squadra dello Stretto è passata meritatamente con Liotti, che in anticipo su Tofanari, ha messo la sfera alle spalle di Leali, per la sua quinta rete in campionato. Ancora Liotti, al 31′ ha impegnato severamente l’estremo difensore ascolano, già decisivo in precedenza. Al rientro delle squadre in campo, è stato l’Ascoli a prendere l’iniziativa, con la Reggina, a chiudere ed accorciare gli spazi. Inaspettato ed improvviso, l’ennesimo gol preso dalla squadra dello Stretto nel secondo tempo. Al minuto ottantatré, l’Ascoli ha rimesso in piedi il match con Cangiano, che ha bucato Guarna. Con gli amaranto troppo arretrati e con poca benzina nelle gambe, il vento è cambiato ed i marchigiani, sulle ali dell’entusiasmo, hanno ribaltato il match. È stato Kragl, allo scadere del tempo regolamentare, con un destro dal limite a firmare la rete del definitivo vantaggio dei padroni di casa, con Guarna che ha qualche responsabilità sulle reti subite.
UNA LEZIONE
La serie B, è un campionato duro, dove bisogna tenere alta la concentrazione oltre il novantesimo. Per l’undici del tecnico toscano, che con questa sconfitta ha interrotto la striscia positiva, rimane il rammarico di non essere riuscito a chiudere un match, che andava messo in ghiaccio per tempo, dopo una prima frazione di spessore.
Ascoli: Leali; Pucino, Brosco, Quaranta, Tofanari (46′ Krragl); Cavion, Buchel, Gerbo (46′ Cangiano); Sabiri (73′ Tupta); Chiricò (62′ Pierini), Bajic. A disposizione: Sarr, Avlonitis, Corbo, Sini, Lico, Eramo, Donis, Vellios. Allenatore: Sottil.
Reggina: Guarna; Delprato, Loiacono, Cionek, Di Chiara; Bianchi (74′ Bellomo), Crisetig (46′ De Rose); Situm (74′ Denis), Folorunsho, Liotti (83′ Rolando); Rivas. A disposizione: Farroni, Plizzari, Peli, Rolando, Stavropoulos, Mastour, Charpentier, Vasic. Allenatore: Baroni.
Direttore di gara: Davide Ghersini di Genova.
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