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Al Del Duca è di scena il Di Michele show. Grazie al ritorno al gol del bomber amaranto, la Reggina batte un Ascoli poco convinto e poco incisivo.
Curiosità attorno al nuovo allenatore reggino Pillon, chiamato a sostituire Dionigi al capezzale della Reggina, nell’arduo compito di risollevarla dai bassifondi della serie cadetta. Per la sua prima, non apporta alcun stravolgimento tattico, proponendo lo stesso modulo e gli stessi uomini del predecessore, con l’unica variante di avanzare il raggio d’azione di Colucci, come supporto alle punte Comi e Di Michele. Poco da annotare nel primo tempo, se non un tentativo dalla distanza per parte, uno di questi di Comi.
Ma la Reggina dimostra nel complesso uno spirito di sacrificio e abnegazione per raggiungere il massimo obiettivo. Nei secondi quarantacinque minuti, la Reggina va in vantaggio su una punizione calciata da Di Michele con la collaborazione dell’attaccante avversario Zaza che, sistemato in barriera, devia di testa il pallone nella propria porta.
L’Ascoli risponde precipitandosi nell’area reggina, con l’aggiunta del terzo attaccante Soncin, ma i difensori spazzano via ogni velleità avversaria. Gli amaranto sono ben chiusi e stretti in difesa lasciando poche possibilità agli ascolani. La situazione la risolve nuovamente Di Michele, che dal limite dell’area, dopo aver scartato il difensore Peccarisi con uno stretto dribbling, sfodera un tiro a fil di palo. A due minuti dalla fine, gli stessi protagonisti si rivedono di nuovo faccia a faccia, con l’attaccante reggino che, dopo essersi smarcato col suo secco dribbling, con un preciso tiro di sinistro trafigge Maurantonio nell’angolo opposto della sua porta.
La scossa voluta dal presidente Foti ha portato i suoi frutti, perché l’ultima vittoria della Reggina in trasferta risale addirittura al 23 dicembre scorso contro il Grosseto. Questa vittoria è un buon viatico per il lavoro del nuovo tecnico, e continuando su questa strada, con determinazione e carattere, la risalita risulterà meno ripida.
Angelo P.
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