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Continuano febbrili le attività proposte dal Comitato Provinciale del CSI di Reggio Calabria: dopo il grande successo della Convention, si apre una nuova finestra sullo Sport, un focus specialistico sugli aspetti, fondamentali, della Prevenzione e della Formazione. Lo location degli incontri è stata l’Area 1914 dello Stadio “Oreste Granillo”, « ringraziamo la Reggina Calcio e Gaetano Gebbia – afferma Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – che ha voluto sostenere la nostra azione “etica” nel calcio, e nello sport più in generale, che vede questa fruttuosa collaborazione tra il Centro Sportivo Italiano e la maggiore realtà calcistica locale ». In questo appuntamento, oltre ad intavolare una proficua conversazione con gli addetti ai lavori( presenti i rappresentanti di oltre venti centri sportivi della Provincia) circa la nuova normativa vigente nel DL Sanità, il cosiddetto Decreto Balduzzi, che tra le varie nuove introduzioni in campo di prevenzione, obbliga le società sportive di munirsi un defibrillatore automatico ed a formare le persone preposte all’utilizzo, è stato lanciato il progetto nazionale “Punto Blu CSI”. Questa iniziativa è nata dalla sinergia tra La Feluca Srl e il CSI reggino per dare una risposta concreta, e sostenibile a quante più possibili società sportive o associazioni dilettantistiche che vogliano essere al passo coi tempi circa il predetto DL Sanità.
« Siamo stati precursori – sottolinea Cicciù – rispetto al tema della prevenzione nello Sport, nonché la necessità degli strumenti di primo soccorso a bordo campo: è conclamato che questi permettono, fuor di dubbio, un approccio ed un esito diverso rispetto alle emergenze cardio – respiratorie che possono accadere sui campi di gioco ». Ai lavori sono intervenuti il geom. Roberto Polimeni, esecutore delle manovre di supporto delle funzioni vitali. Il dott. Polimeni ha tracciato le linee guida in materia di sicurezza nello sport. Troppi incidenti nel mondo dello sport con Dirigenti poco formati e troppo concentrati ai soli aspetti tecnici. Subito dopo è intervenuto il dott. Roberto Gatto, responsabile Infermieri FEST CALABRIA, Istruttore nazionale IRC inBLSD (basic life support and defibrillation) e P-BLSD(pediatric basic life support and defibrillation). Il dott. Gatto ha illustrato la valenza dei Corsi di formazione di primo pronto soccorso e la validità di una formazione costante e qualificata. Il dott. Gatto ha inoltre presentato i dati della formazione in ambito sportivo in Calabria e in Italia. Le conclusioni sono toccate al dott. Fabio Foti, responsabile del Centro di Formazione IRC FEST CALABRIA e responsabile del Centro di Formazione AIFOS LA FELUCA. Il dott. Foti ha presentato il progetto Punto Blu Csi come una risposta alle continue morti per arresto cardiaco nello sport. Inoltre, il progetto, ha l’obiettivo di avviare a Reggio Calabria un percorso virtuoso in materia di sport e salute. Il progetto punta a realizzare oltre trenta aree sportive cardio – protette. Nello specifico l’idea è quella di formare i dirigenti sportivi dotando ogni impianto di un defibrillatore. Occorre creare una cultura della prevenzione e garanti ora la salute do ogni atleta o giovane sportivo. Il primo Punto Blu in Italia è stato creato dal il Centro Sportivo Il Girasole di Villa San Giovanni. In conclusione, il dott. Fabio Foti, ha presentato la richiesta che il Csi inoltrerà al Commissario regionale della Sanità Scopelliti. L’ente chiederà che, gli oltre trenta Centri di medicina dello sport in Calabria, possano rilasciare l’idoneità sportiva( ai ragazzi) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Oggi, conclude Fabio Foti, troppi ragazzi e troppe società sportive sono vittime di un sistema che nega il diritto allo sport e il diritto alla salute.
« Siamo noi per primi – conclude Cicciù – con questi nostri eventi ad essere i testimoni che solo col gioco di squadra, facendo leva ciascuno sulle potenzialità dell’altro, si possono ottenere i risultati prefissati. La vita è come una grande stagione sportiva, l’allenamento è il luogo deputato alla crescita, allo sviluppo delle capacità relazionali e contestuali. Il CSI e tutti gli amici che ci accompagnano credono fermamente nel valore educativo dello Sport che deve passare forzatamente tra i paletti della Formazione e della Prevenzione ».
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