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Oggi affrontiamo un tema molto delicato. L’uso degli ormoni anabolizzanti e le ripercussioni sulla fertilità maschile e femminile.
ANDROPAUSA, QUANDO L’UOMO PERDE IL DESIDERIO
Ormoni anabolizzanti e fertilitá
L’abuso di androgeni porta a uno stato di ipogonadismo ipogonadotropico associato a:
- alterata spermatogenesi
- atrofia testicolare
- ginecomastia
- irregolarità mestruali
- virilizzazione
- subfertilità.
Il recupero dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonade a seguito della sospensione di androgeni dipende dal tipo e dalle caratteristiche della somministrazione di androgeni (dose, durata dell’uso). Ed anche da quelle dell’utente (età, precedente funzione riproduttiva).
VISITA ANDROLOGICA: GLI ESAMI DA FARE PRIMA
Le caratteristiche biochimiche e cliniche dell’ipogonadismo possono essere evidenti mesi o addirittura anni dopo l’interruzione degli androgeni.
Prevenzione
Per prevenire gli effetti avversi correlati agli androgeni e accelerare il recupero della funzione gonadica, gli utenti assumono gli androgeni in modo ciclico. E usano farmaci come:
- gonadotropina corionica umana
- antiestrogeni
- inibitori dell’aromatasi
Tuttavia, ci sono prove limitate a sostegno dell’efficacia di queste strategie.
Poiché pochi studi fanno riferimento a donne che usano androgeni, mancano i dati relativi al recupero da effetti collaterali riproduttivi correlati agli androgeni nelle donne.
Articolo a cura del dottor Andrea Militello.
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