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…e se davvero esiste un Dio in questo genere di musica è senza alcun dubbio Peppe Sapone. Un astro vero, esperto (come oramai tutti sanno) in materia di “Muttette”. Non del solito canto si tratta, non della muttetta vocalizzata così tanto per dare sfogo a una serata di festa, ma di quel canto sincero e autentico, capace di farci rivivere, dopo quasi secoli di assenza, la gioia di una musica un tempo pilastro culturale della nostra terra.
Peppe Sapone, nelle sue interpretazioni, assume le vesti di indiscutibile padrone di questo genere musicale che, a sua volta, si piega al volere della sua voce quasi in un inchino volto a riconoscere appunto la divinità del cantante. Questo straordinario cantore calabrese (che sfoggia non solo la umiltà dei grandi ma anche l’assoluto controllo dell’arte del canto) della muttetta è, come anticipato dal titolo, l’ultimo vero Dio rimasto in terra. E così la sua voce, debordando come da un magico scrigno, sfreccia invincibile e trionfante fino a raggiungere gli spazi più remoti del nostro passato là dove il tempo è rimasto fedele a se stesso e senza mai arrendersi alla moderna evoluzione delle scientifiche e melodiche regole del canto.
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