Vita da ostetriche ai tempi del Covid-19

covid-19

Questo post é stato letto 6830 volte!

Covid-19

L’ostetrica: una figura completa, ricca di sapere e saper essere, occhi profondi e immensi pensieri.

Abbiamo scelto questa professione per passione e devozione.

Ma sempre avanti a testa alta con grandi sacrifici, tutte noi abbiamo dato e daremo per sempre alle nostre donne.

Il covid 19 ha allontanato fisicamente il nostro contatto naturale con la donna non possiamo trasmettere le nostre emozioni attraverso le nostre mani…

Le donne hanno scoperto i nostri occhi…

Occhi profondi, di diversi colori, lucidi, scintillanti, occhi di speranza, occhi che parlano, che ascoltano, che rassicurano.

Siamo semplici donne messe a dura prova.

Ma poi ti accorgi che ce ne sono alcune ancora più fragili che hanno bisogno di una parola di conforto, di un semplice sorriso, ma tu non le vedi perché è un periodo di forte stress. I sentimenti si annebbiano, iniziano le incomprensioni…

“Bip bip” arriva un messaggio silenzioso, semplice ma profondo, ho visto tanto ho rivisto me stessa in corsia tra le donne un racconto di vita comune dove ti rivedi…

Siamo noi, siamo ostetriche, donne e mamme unite per la stessa missione… Ad oggi unite più che mai.

Nancy Alati

Covid-19, il racconto di un’altra ostetrica

20 km percorsi tra sala parto e reparto, sali, scendi, prendi quel bimbo, vieni che ne sta per nascere un’altra, sbrigati perché dopo questa c’è un altro cesareo e prepara l’altra signora perché al cambio subito in sala per l’ultimo t.c.

In piedi, di corsa, senza bere e con una vescica che fa male ma che metti a tacere perché non hai tempo altrimenti preparati al “ma dov’eri?”.

Ho dolore al colon, sempre nei momenti sbagliati si fa sentire lui, ma non importa la pillola di stamattina aiuterà.

Poi, improvvisamente, una voce familiare.

“Robi vieni andiamoci a cambiare sono le 14”.

“Aspetta Ro devo ancora controllare la paziente”..15 minuti dopo, “ok ci sono”.

A noi… che come dietro un palcoscenico lavoriamo in silenzio, cuori preoccupati ma equilibrati per poter trasmettere serenità nonostante le nostre vite scombinate.

Occhi, nasi e orecchie a volte esausti ma che tengono duro, sempre, in una sala parto che non odora di fiori di lillà ma sicuramente di un odore più buono, profuma di vita.

A noi che diventiamo “mamme” ancora prima di esserlo e passiamo ore a cullare, cambiare pannolini, tranquillizzare anche quando desidereremmo che qualcuno accarezzi il nostro cuore e ci dia quella pace che spesso ci manca.

A noi per quel timido “grazie, mi hai dato tanta fiducia e tanta serenità”.

A noi che non siamo neanche considerate nel “bonus baby Sitter”, ma “le ferie non le possiamo concedere durante l’emergenza covid”.

A noi che tra le tante infezioni oggi il covid ci sembra quasi il virus più “innocuo” che potremmo contrarre ma che temiamo comunque perché l’unico pensiero è proteggere chi ci sta accanto.

A noi, che non vediamo da mesi i nostri genitori, che vorremmo essere presenti per quell’intervento di una sorella o un fratello, che ci stiamo perdendo la rapida crescita dei nostri nipoti.

A noi, ostetriche, calma nella tempesta, forza nella debolezza, energia nella stanchezza, allegria nella tristezza.

A noi protagoniste del più grande miracolo, la Vita.

#levostremaniprofumanodivita

Roberta Saitta

Questo post é stato letto 6830 volte!

Author: Maria Cristina Condello

Maria Cristina Condello ha conseguito la laurea Magistrale in "Informazione, Editoria e Giornalismo" presso L'Università degli Studi Roma Tre. Nel 2015 ha conseguito il Master di Secondo Livello in "Sviluppo Applicazioni Web, Mobile e Social Media". Dal 2016 è Direttore Responsabile della testata giornalistica ntacalabria.it