Licopene, benefici per la salute

Questo post é stato letto 42750 volte!

L’importanza nella Dieta, del consumo di frutta e ortaggi al fine di preservare la salute umana e il benessere fisico, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali, negli ultimi anni, ha rivolto grande attenzione  al pomodoro e ai suoi derivati in quanto fonti principali di Licopene.
Il Licopene è il carotenoide  a cui si deve il colore rosso del pomodoro maturo, le sfumature  gialle o rosse caratteristiche di  alcuni frutti come il cocomero, l’albicocca, il pompelmo rosa, l’uva e la papaia. L’organismo umano non è però in grado di sintetizzarlo per cui assumerne ogni giorno attraverso gli alimenti una piccola quantità (50-100 mg) ci aiuterebbe a proteggerci dall’ossidazione cellulare e a prevenire l’invecchiamento e le malattie degenerative.
Attenzione però, poiché il licopene è utilizzabile purché l’organismo disponga di quantità normali di vitamina E e acidi grassi. Inoltre la sua attività è potenziata dalla concomitante presenza  di  flavonoidi. Se abbiamo alimenti con una sinergia di licopene ed  altri nutrienti già disponibili l’efficacia sarà, sia sul piano preventivo che su quello nutri terapico, indubbiamente maggiore.

DOVE E’ PRESENTE?

Il pomodoro è ricco di vitamina C e di Beta-carotene.  Diuretico e lassativo, fornisce solo 16 Kcal  all’etto e per questo è particolarmente indicato nelle diete dimagranti.   Nel pomodoro c’è questo  pigmento, il licopene, che è considerato un ottimo agente anticancro. Le proprietà nutritive del pomodoro sono note da tempo: con il suo apporto di vitamina A e C e di potassio è da sempre considerato un ingrediente di primo piano nell’alimentazione mediterranea. Ma studi recenti hanno messo in evidenza la presenza di questa preziosissima sostanza antiossidante: il LICOPENE, che riduce sensibilmente l’incidenza di alcuni tipi di tumori e di altre patologie legate al deterioramento dell’apparato cardio-vascolare. Un consumo abbondante di pomodoro e suoi derivati e’ inversamente correlato con il rischio di insorgenza di tumori  dell’apparato digerente e della prostata. Sono stati svolti altri approfondimenti riguardo agli effetti benefici del Licopene sia nell’ambito delle malattie infettive, sia nei disturbi dermatologici.
Nel pomodoro il Licopene si trova maggiormente nella parte più esterna del mesocarpo, dove in seguito alla maturazione del frutto va a sostituire la clorofilla.

COME VIENE DEFINITO?

Esso viene definito chimicamente un carotenoide aciclico lineare caratterizzato da 11 doppi legami coniugati e, a differenza del b-carotene, non e’ pro vitaminico A, cioè non viene trasformato nell’organismo in vitamina A.  In natura il Licopene si trova sotto forma strutturale di isomeri di tipo “trans” e nella frutta e nella verdura fresca la sua percentuale risulta essere di 30 mg x Kg.
Nella lavorazione del Licopene, con particolare attenzione al riscaldamento, e’ stato dimostrato che la sua struttura viene modificata portando alla formazione di isomeri di tipo “cis”, che sono stati valutati maggiormente assimilabili dall’organismo umano, mostrando così una maggiore biodisponibilità.  Inoltre la quantità di Licopene in tutti i derivati trattati del pomodoro risulta essere molto alta (100 / 150 mg x Kg.) superando i livelli relativi ai pomodori rossi freschi. Dunque nella preparazione culinaria o industriale la struttura del Licopene e’ apparsa molto stabile anche rispetto a quella della vitamina C. L’organismo umano non e’ in grado di sintetizzare il Licopene, ma una volta assunto si ritrova in concentrazioni più alte nel fegato, nei testicoli, nelle ghiandole surrenali e nella prostata. Assumere ogni giorno attraverso i pasti una piccola quantità di Licopene (50-100 mg) per almeno 30 giorni protegge le lipoproteine dall’ossidazione, purché l’organismo disponga di quantità normali di vitamina E.

L’accumulo del Licopene nell’organismo lo difende anche nei periodi in cui eventualmente non é possibile assumerlo. L’aggiunta di flavonoidi potenzia inoltre l’attività antiossidante del Licopene.
La biodisponibilità per l’uomo del Licopene é fortemente influenzata dalla concomitante presenza di lipidi nella dieta, in quanto questi hanno un ruolo fondamentale di estrazione dei carotenoidi dalla fase acquosa con formazione di micelle miste, attraverso le quali i carotenoidi vengono assorbiti dagli enterociti e trasferiti ai tessuti in modo automatico come lipofili. I chilomicroni nell’intestino sono i responsabili del trasporto del Licopene e di altri carotenoidi, attraverso i vasi linfatici, dalla mucosa al sangue.
Infatti éstato dimostrato che rispetto ad altri carotenoidi il Licopene possiede un’altissima capacità antiossidante e antiradicali liberi e questa sua funzione lo rende molto interessante relativamente alle sue molteplici applicazioni terapeutiche.  L’importanza degli antiossidanti nell’agire contro l’invecchiamento cellulare e la proliferazione cellulare causa di molteplici malattie degenerative, quali i tumori e alcune patologie cardiovascolari.

COSA INIBISCE?

Il licopene inibisce la crescita delle cellule cancerogene interferendo con l’aumento dei fattori di ricezione del segnale e l’avanzamento del ciclo cellulare senza causare alcun tipo di effetto tossico o di apoptosi cellulare.
La maggiore fonte dietetica di licopene è rappresentata dal pomodoro (Solanum lycopersicum) da cui prende anche il nome, e dai suoi derivati, nei quali rappresenta il 60% del contenuto totale in carotenoidi. Il contenuto in licopene è influenzato dal livello di maturazione del pomodoro, è stato calcolato infatti che in pomodori rossi e maturi sono presenti 50 mg/kg di licopene, mentre la concentrazione scende a 5 mg/kg nelle varietà gialle. Altre fonti naturali di licopene sono meloni, guava e pompelmi rosa. La concentrazione di licopene nel siero umano è strettamente correlata all’assunzione prolungata di queste materie prime. Inoltre la biodisponibilità del composto sembra essere più elevata nei prodotti trattati termicamente (es. salse di pomodoro) rispetto ai prodotti crudi. Infatti la cottura dei cibi può aumentarne la biodisponibilità grazie alla dissociazione dei complessi proteici in cui è incorporato o per la dispersione degli aggregati cristallini di carotenoidi. Nell’intestino, in presenza degli acidi biliari, il licopene è solubilizzato, incorporato in micelle e assorbito dalla mucosa per trasporto passivo. La molecola intatta può essere incorporata in chilomicroni e trasportata all’interno del sistema linfatico. Sembra che non esistano proteine di trasporto specifiche per questo composto, ma che venga trasportato dalle lipoproteine, in particolare quelle a bassa densità (LDL).  Nonostante non possieda attività di precursore della vitamina A, esso appare eccezionalmente antiossidante, in virtù della sua struttura achilica, del numero di doppi legami coniugati e della sua elevata idrofobicità.
Le sostanze antiossidanti sono molto importanti perché contrastano e bloccano l’azione distruttiva dei radicali liberi nel corpo umano, svolgendo una fondamentale funzione protettiva del sistema cardiovascolare (es. aterosclerosi, ipertensione, infarto, tramite riduzione della ossidazione del colesterolo LDL) e preventiva nei confronti di tumori (pancreas, apparato digerente, prostata, seno, fegato, pelle), di malattie degenerative del sistema nervoso centrale (Alzheimer, Parkinson), dell’osteoporosi, di alcune forme di diabete (mellito); della degenerazione maculare senile (DMS), della infertilità maschile e dell’invecchiamento della pelle.

SOSTANZA ANTI OSSIDANTE

Il licopene è una delle sostanze antiossidanti che contribuiscono in misura maggiore al benessere ed alla salute umana. Può essere assunto solo tramite dieta e/o integratori alimentari. Il licopene con cui sono realizzati gli integratori alimentari presenti in commercio può essere sintetico o naturale, e viene prodotto con processi che fanno uso di solventi chimici, tossici e nocivi anche a bassissime concentrazioni.
Oggi giorno le problematiche cardiovascolari sono dovute sia al colesterolo elevato che al danno ossidativo causato dalla presenza dei radicali liberi. L’assunzione quotidiana di una piccola quantità di licopene, riduce lo stress ossidativo e contrasta sensibilmente l’azione dei radicali liberi nei confronti delle lipoproteine a bassa densità (LDL). I prodotti di ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDLox) sono strettamente connessi con la formazione e lo sviluppo della placca aterosclerotica lungo le arterie, alla base delle problematiche cardiovascolari.  In presenza di altri composti antiossidanti, il Licopene presenta una attività antiossidante molto più elevata per effetto sinergico.
Il licopene presente nel sangue, agendo sui radicali liberi in maniera drastica, contribuisce a ridurre l’ossidazione del colesterolo LDL, responsabile della formazione della placca aterosclerotica, e di conseguenza i rischi di natura cardiovascolare, tra cui l’infarto.  Il colesterolo LDL è un componente a base lipofila mentre quello HDL è a base proteica; data la sua natura lipofila, il licopene si scioglie nelle lipoproteine a bassa densità, proteggendole dall’azione dei radicali liberi, che ne comporterebbero l’ossidazione.
Quindi ogni giorno mettiamo sulla nostra tavola una porzione di frutta e verdura ricche di questa preziosa sostanza!

Questo post é stato letto 42750 volte!

Author: Antonella Iaria

collaboratore presso la testata ntacalabria.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *