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Rubrica a cura della dott.ssa Ostetrica Nancy Alati:
Nelle prime ore di vita stimola il sistema immunitario e rappresenta un vero “toccasana” contro le coliche.
Fin dai tempi più antichi l’arte del massaggio veniva praticata per guarire,aiutare e creare un contatto speciale con l’essere umano. Il termine massaggio, infatti, sembra avere origini differenti: c’è chi sostiene la sua derivazione dal greco “massein” ossia maneggiare, impastare,modellare, dall’ebraico “masech”, esercitare pressione o ancora dall’arabo” mashes” che significa premere, frizionare. In realtà il massaggio è l’insieme di tutte queste manovre che attraverso il “tocco” genera una condizione di benessere psicofisico.
L’arte del massaggio origina da diverse culture, principalmente quella indiana ed africana, per le quali la vita nascente è considerata sacra e il rispetto per le donne in dolce attesa è tale da creare una rete di assistenza tutta al femminile finalizzata alla preparazione del fisico all’evento parto. Ecco perché oggi il massaggio in gravidanza è considerato una vera e propria forma di preparazione al parto.
Cosa avviene durante il messaggio al corpo materno? L’uso di olii ed essenze specifiche per lo stato gravidico favoriscono, mediante la stimolazione tattile e olfattiva, la produzione endogena di endorfine, gli ormoni del benessere, che dalla madre passano al feto come un messaggio d’amore carico di piacere e gratificazione, un messaggio che mira a sviluppare un legame unico tra due individui già in simbiosi tra loro.
Oltre la sfera emozionale anche quella fisica gode dei benefici del massaggio prenatale quali: riduzione del gonfiore a carico degli arti inferiori, dello stress, migliora l’umore, allevia il mal di schiena,il dolore a carico del nervo sciatico e la congestione del seno, favorisce la consapevolezza dei cambiamenti che il corpo mette in atto per prepararsi al parto. Se pensiamo che nella vita intrauterina il feto viene massaggiatore dalle pareti dell’utero, che lo cullano e lo avvolgono come in un abbraccio, comprendiamo perché il neonato ha bisogno di contatto fin dai primi istanti di vita, il primo strumento che permette a mamma e figlio di riconoscersi e ritrovarsi, di consolarsi e amarsi.
Scriveva FEDERICK LEBOYER: “Essere toccato e accarezzato,essere massaggiato è nutrimento per il bambino. Cibo necessario come i minerali, le vitamine e le proteine”. Le mani di mamma e papà diventano strumento di benessere, utile nel consolidare un legame che sara la base per le relazioni future. Numerosi studi, inoltre, concordano nel dire che il massaggio eseguito già dalle primissime ore di vita,stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi,accelera il processo di maturazione del sistema nervoso,riduce i livelli di stress in circolo favorendo il rilassamento,migliora l’attività gastrointestinale intervenendo positivamente nel caso in cui il bambino presenti le temute “colichette”.
IL MASSAGGIO INFANTILE non è quindi una trovata commerciale, né una moda: è invece un’arte antica che permette ai genitori di interpretare con fiducia il linguaggio del bambino,a reagire ed ascoltarlo con rispetto. Seguire un corso di massaggio infantile oggi significa investire il proprio tempo da genitore mettendo da parte per qualche ora la frenesia del “dover fare” tipica dell’adulto, per ritrovare il proprio spazio in un tempo che scorre lento e sereno in ascolto diretto con i bisogni del bambino tra il profumo inebriante della mamma, il calore di una mano affettuosa, il suono di una ninna nanna.
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