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– Si inizia l’osservazione davanti allo specchio cercando di notare se ci sono delle asimmetrie volumetriche comparando i due seni;
– Si sollevano e si abbassano le braccia lentamente e più volte in modo da constatare la presenza o meno di piccole tumefazioni o masse che si spostano con i movimenti.
– Vanno attenzionati i capezzoli poiché la presenza di affossamenti, depressioni o di una superficie irregolare possono essere uno dei segni del tumore di Paget.
– E’ fondamentale la spremitura del capezzolo perché la galattorrea monolaterale è indice di neoplasia; nel caso in cui si presentasse bilateralmente bisogna pensare invece a problemi clinici centrali e quindi a livello dell’ ipofisi.
La vera palpazione va effettuata in posizione supina su un lettino e con il capo leggermente sollevato; il braccio del lato della mammella da valutare va posto dietro la nuca. La mano opposta deve essere poggiata a piatto sulla ghiandola usando i polpastrelli solo cosi si può avere una percezione maggiore. Le pressioni devono aumentare progressivamente d’ intensità e riguardare tutta la mammella concentrandosi in particolar modo sul quadrante superiore esterno, sede principale dei noduli.
La donna deve conoscere e non avere paura di sapere, solo cosi si può prevenire.
Medico chirurgo – dottoressa Angela Pipari
Autopalpitazione del seno
Vediamo ora il perché
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