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Si chiama Modesto Furchì Schiariti, ed è senza alcun dubbio un vicario dei numi dell’arte in terra. E’ orgogliosamente calabrese, originario di Ricadi (VV), vive a Roma dove lavora.
Autodidatta, è stato insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica italiana per attività artistiche. E’ membro dell’accademia Universale Guglielmo Marconi. Artista poliedrico, ha frequentato gli studi artistici più rinomate della penisola e ha allestito numerose mostre d’arte all’estero e in Italia. Vincitore di diversi tra i premi artistici i più prestigiosi d’Italia, di recente è stato insignito (dalla Confederacion Mundial Literaria Plumas y Letras De Curumani di Bogotà) del Premio “Internacional Cultor de la palabra Escrita 2023”:
Le opere del professore Furchì, qualunque argomento esse incarnano, sono la conferma, in lettura, di un mondo attuale, unico e solo; di un mondo artistico antico appunto, che ha sì stipulato un apporto con le epoche lontane, ma che riesce, brillantemente nel contempo, a rievocare anche l’arte al presente.
Due mondi racchiusi in uno insomma; delle cui realizzazioni non passa inosservata l’essenza espressiva e impressionistica. Da essi traspare infatti l’amore per una scienza artistica che viaggia davvero in due emisferi paralleli e che si afferma e si dichiara in quel contesto universale che regola le leggi della vita e della creatività. In altre parole Furchì è il vero verbo espressionistico dell’arte in ogni contesto e di ogni tempo.
E’ l’arte sotto ogni profilo, in ogni estensione e sotto ogni punto di vista: la tecnica scultorea, poetica, pittorica, del disegno e della raffigurazione grafica. stiamo parlando insomma di tutto ciò che rappresenta l’ingegno e l’estro umano, soprattutto di quella parte di società che manifesta le attualità del mondo attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Per chiunque volesse ammirare dal vivo le opere del maestro Furchì ricordiamo che dal giorno 14 al 19 agosto allestirà una mostra al museo Archeologico e Paleontologico di Santa Domenica di Ricadi (VV).
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