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L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – commenta l’avvio del sesto censimento generale dell’Agricoltura.
“E’ un’occasione unica – ha detto l’assessore Trematerra – per raccogliere informazioni statistiche sistematiche su tutte le aziende agricole attive nella regione e rappresenta un supporto indispensabile per l’analisi e la valutazione delle politiche di intervento nazionali e regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale.
Si tratta di un impegno di grande rilevanza sul piano finanziario ed organizzativo – sottolinea Trematerra – ma indispensabile per fornire un quadro di conoscenze approfondito, sia su scala nazionale che su scala locale, della realtà produttiva agricola e della sua relativa evoluzione, da cui trarre indicazioni utili per elaborare e definire indirizzi di intervento generalizzati o mirati a particolari segmenti. Con la legge regionale n. 9 del 23 luglio 1998 sulle attribuzione delle funzioni amministrative in materia di agricoltura, conferite alla Regione dal decreto legislativo n. 143/97, la Regione ha individuato le funzioni da trasferire agli Enti locali (Province) e quelle da mantenere in capo alla Regione in materia di agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, caccia e pesca”.
Alla luce di ciò, il modello scelto dalla Regione, ai fini della realizzazione del sesto Censimento dell’agricoltura è denominato “ad alta partecipazione”. Tale modello prevede che la Regione effettui, direttamente, il Censimento, ovviamente con la partecipazione, da protagonisti, delle Amministrazioni Provinciali competenti, secondo quanto previsto dalle leggi regionali in materia di rilevazione statistica. Pertanto, al fine di garantire omogeneità su tutto il territorio regionale, il coordinamento di tutti gli organi censuari sarà effettuato dall’Assessorato Agricoltura e dall’Ufficio regionale di Statistica, mentre le Province, con modalità integrata unitaria, provvederanno alla gestione di tutte le operazioni censuarie, in autonomia, per il territorio di competenza.
L’adozione di un modello ad alta partecipazione, pur comportando maggiori oneri organizzativi per la Regione, consente di utilizzare ed elaborare, da subito, i dati censuari, inoltre la creazione di una rete di rilevazione specializzata con articolazioni su tutto il territorio regionale, potrà costituire un patrimonio di relazioni, competenze e professionalità utilizzabile anche negli anni seguenti per il potenziamento del sistema delle statistiche agrarie. In particolare, l’Assessore Trematerra, nell’apprezzare lo spirito collaborativo e di grande qualità professionale offerto dalle amministrazioni provinciali, coordinate dalla Provincia di Catanzaro, sottolinea che “il modello di collaborazione utilizzato, potrà diventare sistema pilota per lo sviluppo delle sinergie amministrative tra la Regione e gli Enti intermedi”.
“Un particolare ringraziamento – aggiunge Trematerra – va anche alla sede regionale dell’Istat, per la grande professionalità messa in campo, necessaria per l’attivazione, in tempi utili, del Censimento. Infine, alla luce delle sfide di competizione, cui è chiamato, nel prossimo futuro, il comparto primario, invito tutti gli agricoltori calabresi e le loro forme organizzate (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri, già coinvolte nella commissione tecnica), a fornire un valido supporto collaborativo alla riuscita di questa importante attività di informazione. Ai rilevatori – conclude l’assessore – auguro buon lavoro e la raccomandazione di effettuare con senso di appartenenza alla nostra Regione il lavoro di raccolta dei dati, che tanta importanza avranno per il futuro dell’agricoltura calabrese”.
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