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Gli agricoltori calabresi si sono espressi in maggioranza contrari alle riforme orientate alla transizione ecologica nel settore agricolo.
Questo è quanto emerge da un’indagine condotta tramite questionari anonimi dal Centro di assistenza agricola (Caa) dell’Unsic, diffusi in tutta Italia.
In Calabria, il 51,6% degli agricoltori preferisce mantenere lo status quo, senza adottare cambiamenti significativi verso pratiche più sostenibili, una percentuale che risulta superiore rispetto alla media nazionale.
La ricerca, coordinata dall’agronoma Daniela Torresetti del Masaf, è parte di una tesi del Master in Food Law all’Università Luiss di Roma e ha coinvolto agricoltori, allevatori e viticoltori. Il 78,9% dei partecipanti erano agricoltori, seguiti da allevatori e viticoltori, con la prevalenza di produzioni aziendali tradizionali.
Un altro dato significativo emerso riguarda la percezione degli agricoltori sul loro contributo nella riduzione del cambiamento climatico: il 45,2% ritiene che il proprio lavoro aiuti poco o nulla in questo senso. Inoltre, alla domanda su eventuali cambiamenti nelle normative ambientali, il 71,8% del campione si è espresso a favore di meno regole ambientali, dimostrando una tendenza verso un approccio più conservatore rispetto alle riforme verdi.
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