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di Piero Cantore
La ricetta della pasta con mollica di pane e alici, tipica del sud Italia, soprattutto in Calabria, viene usata nel periodo delle feste natalizie. Anche se è un piatto molto povero questo connubio lo rende davvero gustoso al palato.
Vediamo adesso la ricetta con la mia rivisitazione.
Ingredienti per 4 persone:
– 320 grammi di spaghetti alla chitarra trafilati a bronzo
– 100 grammi di mollica di pane
– 200 grammi di alici pulite
– 50 grammi di lardo di suino nero
– 50 grammi di parmigiano reggiano
– 20 cl di olio di oliva
– Sale e pepenero qb
Procedimento:
Prendiamo un padella antiaderente e cuociamo il nostro lardo di suino nero di Calabria, lo facciamo sciogliere a fuoco moderato, leviamo le parti di lardo che non si sono sciolte dopo circa 5 minuti e le saltiamo con la mollica di pane così da farla dorare. Quando è ben dorata mettiamo solo la mollica da parte.
Prendiamo le alici già pulite e tagliate a pezzi e saltiamole aggiungendo al grasso un po’ di olio e un mezzo aglio con un po’ di acqua per circa 5 minuti.
Nel frattempo prendiamo una pentola e cuociamo in abbondante acqua salata i nostri spaghetti per circa 2/3 minuti fino a quando si piegano e sono un po’ morbidi; scoliamo la pasta ancora dura e la mettiamo nella padella antiaderente dove avevamo cotto le nostre alici, saltiamo per bene gli spaghetti aggiungendo man mano che si secca l’acqua di cottura.
Dopo, quando gli spaghetti sono al dente, mettiamo la mollica di pane dorata e, se lo vogliamo un po’ di parmigiano (la ricetta originale non lo prevede), amalgamiamo per bene il tutto, aiutandoci con un forchettone di plastica così da evitare di rigare la nostra padella antiaderente.
Prendiamo un piatto e serviamo ben caldi i nostri spaghetti rivisitati in chiave moderna. Aggiungiamo solo se vogliamo un po’ di pepe nero macinato al momento.
ABBINAMENTO
Con questo tipo di pasta e le alici si abbina perfettamente un vino bianco aromatico per esempio il tocai fruliano, poiché il vino si sposa bene con la delicatezza del piatto senza sovrastare il suo sapore.
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