Questo post é stato letto 29490 volte!
Il primo marzo, la Commissione ambiente e salute del Parlamento europeo (ENVI) ha votato a favore dell’inserimento dei prodotti per celiaci nella categoria degli alimenti all’interno del nuovo regolamento comunitario COM 353. Questo significa che le persone affette da intolleranza al glutine sono considerate dei soggetti vulnerabili ai quali va necessariamente riservata un’attenzione diversa da quella posta a tutela di altri consumatori. E ciò anche con un’apposita regolamentazione comunitaria.
Si tratta di un primo importante successo ottenuto dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC) d’intesa con numerosi europarlamentari, dopo che lo scorso anno la Commissione Europea aveva elaborato e proposto un testo di regolamento nel quale i prodotti senza glutine venivano declassati a cibi salutari comuni (al pari di quelli “senza grassi aggiunti”), e la celiachia era in tal modo ridotta a condizione alimentare scelta dal consumatore. L’AIC aveva subito contestato questa posizione, spiegando che i prodotti senza glutine dovevano rientrare tra quelli “essenziali” di cui hanno vitale bisogno solo determinate fasce “vulnerabili” della popolazione alle quali il COM 353 dedica un’apposita disciplina.
La battaglia portata avanti da AIC negli ultimi mesi e condivisa anche dai produttori degli alimenti dietetici, è valsa a sensibilizzare non solo gli europarlamentari italiani, ma anche quelli di altri Stati Ue (alcuni dei quali pensavano si trattasse di una “pretesa” del nostro Paese) circa gli aspetti salienti trascurati dalla Commissione Europea che aveva redatto il testo del nuovo regolamento. Molteplici incontri e momenti informativi da noi promossi hanno reso chiaro che la dieta senza glutine è l’unica terapia ad oggi conosciuta per il trattamento della celiachia. Il “prodotto dietetico senza glutine”, pur non essendo l’unico cibo di cui il celiaco si alimenta perché anche in natura ne trovano senza glutine (carne, pesce, verdure, frutta, legumi, ..), esso va comunque considerato “essenziale” esattamente come i carboidrati per la dieta della popolazione generale, in quanto il prodotto dietetico senza glutine li sostituisce. Gli emendamenti votati hanno introdotto il prodotto senza glutine nel campo di applicazione del Regolamento, con l’obiettivo di ripristinare la normativa oggi vigente, che il Regolamento proposto abroga. L’emendamento può di certo essere migliorato e un’attenzione specifica dovrà essere dedicata nella futura azione di AIC al prodotto di consumo comune senza glutine, che l’emendamento non menziona, già previsto, invece, da precedente norma europea (Reg. 41/2009) e molto rilevante per i celiaci. Ma quanto accaduto ieri è di certo un primo e importantissimo successo in questo difficile percorso.
Questo post é stato letto 29490 volte!