Questo post é stato letto 142670 volte!
di Gino Larosa
La stupenda attrattiva della Gastronomia Mammolese è rappresenta dalla storia dei vari popoli che hanno vissuto in questo vasto territorio di Mammola, paese dell’antica Magna Grecia. La gastronomia rispecchia le caratteristiche dell’antica cucina montanara e contadina, ricca e gustosa, che trae origine dalle varie dominazioni nel corso dei secoli.
La cucina mammolese assai saporita, tiene conto delle tradizioni e della ricchezza dei prodotti, offrendo numerosi e svariati piatti ottenuti con ricette antiche che si tramandano da generazioni. Per la passione e amore della cucina tramandata dalle famiglie, molti mammolesi sono proprietari di numerosi e rinomati ristoranti, pizzerie ed hotel sparsi in Italia, Europa e nelle Americhe.
Naturalmente tutti i piatti sono sempre accompagnati dal sapore piacevole del piccante peperoncino e conditi con l’olio extravergine locale, che con la genuinità degli ingredienti dei prodotti della terra naturali e biologici, viene oggi denominata “dieta mediterranea”. Mammola vanta una cultura tradizionale di cucina tipica, tanto da essere citata in varie trasmissioni televisive, riviste, libri, enciclopedie, guide nazionali e regionali di gastronomia.
La cucina divenuta di grande attualità per i suoi inconfondibili sapori di antico stampo, ancor più valorizzata dal famoso “Stocco” (pescestocco o stoccafisso), cucinato in vari modi secondo le tradizionali ricette Mammolese, una vera leccornia, un fiore all’occhiello di tutte le pietanze prelibate che l’arte culinaria locale possa offrire, e tra i più importanti della Calabria. Appunto, per questo tipico piatto, il 9 agosto di ogni anno, si svolge la tradizionale “Sagra dello stocco” con balli e canti alla ricottara, suoni con antichi strumenti paesani, un’occasione più unica che rara che richiama migliaia e migliaia di turisti nostrani e stranieri, tanto da essere inserita, per la sua tipicità, tra le più importanti manifestazioni di gastronomia della Calabria e d’Italia.
Altri appuntamenti gastronomici sono: la “Festa del fungo” e dei prodotti della montagna, il tutto in un gustoso assaggio di funghi, raccolti nel vasto territorio mammolese, cucinati in vari modi, gli altri prodotti sono castagne, caldarroste, fagioli, noci e fichi secchi, vini locali ecc., e tante bancarelle che vendono prodotti tipici locali, la festa si svolge l’ultima domenica di ottobre di ogni anno; la “Festa della Ricotta affumicata” si svolge nel mese di giugno con la degustazione e vendita della ricotta nelle Piazze del borgo medioevale, si ottiene dal latte di capra, razza indigena, la ricotta fresca viene leggermente salata e poi affumicata, un prodotto ricavato con tecniche molto antiche ed artigianali.
Gli altri prodotti tipici di grande richiamo sono: la “pizzata” (pane di mais) e il pane casereccio di grano, la ricotta affumicata tipica di Mammola, i formaggi caprini, ormai rari; i salumi genuini al peperoncino e finocchietto selvatico, vera ghiottoneria sono le polpette “pruppetti” e le melanzane ripiene alla mammolese. Un posto di rilievo occupa la pasta fatta in casa con il “junco” con il buco e senza, “i tagghjarej” simile alle fettuccine ed altri tipi di pasta di varie forme lavorate a mano e preparate con farina di grano o di segale (jermano) o mista, macinati al mulino ad acqua e condite con il sugo di carne di capra o di maiale o di stocco.
I piatti preparati con capretto e agnello, le tante pietanze ricavate con la carne di maiale, da non dimenticare le gustose e profumate “frittole” cotte nella “cardara”, le famose zeppole “zzippuli” con il ripieno di baccalà o stocco o alice salata, il baccalà cucinato in vari modi, i dolci caserecci nacatole, crespelle e sgute, il vino locale viene prodotto secondo metodi antichi, le olive verde in salamoia di un sapore agrodolce.
Il condimento utilizzato è sempre l’ottimo e famoso olio extra vergine di oliva di una gustosità particolare e profumato ricavato da una cultivar locale (Grossa di Mammola o Mammolese) che esalta tutte le pietanze. Numerosi sono i prodotti della montagna che si ricavano ottimi piatti a base di erbe spontanee, patate, legumi, fagioli cucinati nel “pignatu” (pignatta), zucca gialla, polenta fatta con farina di mais e “sponzi” (broccoletti) o cime di finocchio selvatico e pezzi di “frittole”, i vari piatti a base di ortaggi, i gustosi fichi secchi con noci, le castagne e del sottobosco: i funghi di un sapore particolare cucinati in vari modi, ottime sono le frittelle e l’insalata di porcini, gli asparagi e le fragoline raccolti nel vasto bosco mammolese, il gustoso gelato “pezzo duro” fatto con latte e cioccolato e la granita di limone.
Lo “stocco di Mammola”, la ricotta affumicata e fresca, il formaggio caprino, l’olio extra vergine d’oliva, le melanzane ripiene, le nacatole, il pane “pizzata”, le olive in salamoia e tanti altri prodotti hanno ottenuto il massimo riconoscimento tanto da essere inclusi nell’Elenco Nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Mammola è considerato punto di riferimento gastronomico calabrese, da molti turisti che soggiornano in Calabria e nella vicina Sicilia, con i suoi rinomati locali, dove si possono gustare i piatti tipici della cucina mammolese e calabrese.
Come si arriva:
In Auto:
– Autostrada A3 SA-RC svincolo Rosarno, Strada Grande Comunicazione Jonio-Tirreno
(Rosario-Gioiosa) uscita Mammola;
– dalla SS Jonica 106-E90, S.G.C. Jonio-Tirreno uscita Mammola;
– dalla SP5 ex SS. 281 Marina di Gioiosa J-Rosarno.
In Treno:
– FS a lunga percorrenza Stazione di Rosarno (sul Tirreno);
– Stazione FS di Marina di Gioiosa Ionica (sullo Ionio).
In Autobus:
– da Reggio Calabria, Rosarno, Gioia Tauro, Marina di Gioiosa Ionica, Siderno, Locri.
In Aereo:
Aeroporto di Lamezia Terme e Reggio Calabria.
Questo post é stato letto 142670 volte!