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Ricetta a cura di Piero Cantore:
La ricetta che vi voglio proporre è una tipica della tradizione contadina calabrese molto diffusa nella provincia di Catanzaro e Cosenza.
Perché di origine contadina? Poiché viene preparata con prodotti semplici del territorio reperibili nelle montagne soprattutto nell’altopiano silano.
Ancora oggi si possono reperire questi buonissimi e particolarissimi prodotti, presso i contadini dell’area che lavorano le materie prime che essi producono o che trovano nei boschi.
I boschi dell’altopiano silano, a partire da marzo fino a novembre, sono ricchi di molte varietà di funghi: si parte con i marzaioli, tipico fungo che nasce nel mese di marzo/aprile (anche se è presente la neve) per poi continuare con le pinnelle o morchelle, poi ai porcini estivi e gallinelle.
Si arriva all’autunno con tante varietà meno conosciute e apprezzate oltre ai porcini della Sila, rositi, mazza di tamburo, ovuli e monachelle.
Il nome della ricetta che vi propongo oggi è: Maccheroni Calabresi alla Silana. Partiamo dagli ingredienti sempre per 4 persone:
– 400g di maccheroni fatti in casa
– 50 gr di olive nere snocciolate
– 400 g di pomodori pelati
– 400 gr di funghi porcini o rositi
– 50 grammi di capicollo stagionato
– mezza cipolla
– prezzemolo tritato
– 1 spicchio di aglio
– ricotta stagionata di pecora
Vediamo come preparare la ricetta:
In padella fate rosolare la cipolla tritata e l’aglio schiacciato, mi raccomando, dopo che si sarà ben imbiondito levatelo.
Lavate i funghi per bene, tagliateli a pezzetti e fateli rosolare un paio di minuti e dopo aggiungete il pomodoro pelato, le olive nere, il capicollo tagliato a striscioline.
Aggiustate di sale e pepe, mettete il prezzemolo tritato e lasciate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata e poi, arrivata al dente, saltate il tutto in padella, amalgamate bene, disponete in 4 piatti e aggiungete la ricotta stagionata grattugiata a mano e servite il tutto ben caldo a tavola.
Abbinamento con il vino:
Questo primo piatto essendo corposo e abbastanza grasso si abbina perfettamente con un vino di corpo, con una buona persistenza in bocca, io consiglio un rosso terre di Cosenza.
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