Funghi porcini a fette in pastella

Funghi porcini a fette in pastella

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Ricetta a cura di Piero Cantore

La ricetta di questa settimana è semplice da preparare: è un antipasto davvero sfizioso che si prepara in poco tempo.

Il fungo porcino, che è un fungo molto gustoso, cresce sotto i pini e sotto i castagneti. Il periodo ideale per raccoglierlo è il mese di ottobre ma in alcune zone d’Italia spunta anche nel mese di giugno inizio luglio. Quello ottimale per la nostra ricetta è quello che cresce sotto i pini, comunemente chiamato testa rossa poiché la testa é di colore rossiccio.

Ingredienti:

-Funghi porcini a fette in pastella
-300 grammi di funghi porcini
-½ litro di acqua minerale frizzante
-1 tuorlo di uovo
-100 grammi di farina 00
-Sale e pepe quanto basta

Procedimento:

Prima di tutto prepariamo la nostra pastella: prediamo la farina, poi il tuorlo d’uovo e l’acqua; aiutandoci con una frusta amalgamiamo bene il composto che non deve risultare ne troppo denso ma nemmeno troppo liquido, deve essere equilibrato in modo che la pastella aderisca bene alle fette di funghi porcini.

Aggiustiamo la nostra pastella di sale e pepe e la mettiamo da parte, nel frattempo prendiamo i nostri funghi porcini, li laviamo perbene sotto l’acqua e li tagliamo a fettine di circa mezzo dito e le poniamo su un vassoio.

Prendiamo una padella e versiamo all’interno l’olio di semi meglio se di girasole, facciamo arrivare l’olio a temperatura, prendiamo le fettine di porcini e le immergiamo per bene nella pastella e subito nell’olio caldo. Le facciamo cuocere per circa 3-4 minuti e le mettiamo su un vassoio con della carta assorbente per alimenti.

Prendiamo un piatto, mettiamo al suo interno l’insalatina tagliata a giulienne e poniamo sopra le nostre fettine ben asciugate dall’olio e le serviamo ben calde a tavola.

Questo procedimento può essere usato anche per champignon freschi e altri tipi di funghi coltivati come anche i platorius.

Abbinamento:

Su questa ricetta abbinerei un vino bianco tipo il Muller Thourgau della zona del Trentino. Avendo il fungo già un gusto abbastanza intenso ci vuole un vino leggero ma nello stesso tempo persistente che riesca delicatamente a pulire la bocca senza essere troppo aggressivo.

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