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di Francesca Tripodi Lavate le fave, spuntatele e con l’aiuto della punta di un coltellino affilato eliminate il filamento sul bordo dei baccelli, senza però aprirli. In una pentola portate a bollore abbondante acqua leggermente salata, tuffatevi le fave e lessatele per circa 15 minuti, dovranno essere cotte al dente, quindi scolatele. Nel frattempo, tagliate via la crosta al pane, poi tritate la mollica nel mixer o con un coltello. Mettetela in una ciotola e intridetela con l’aceto, il pecorino e 5-6 foglioline di menta tritate; dovrete ottenere un composto morbido, quindi regolatevi sulla quantità esatta di aceto da utilizzare. In un tegame scaldate l’olio, fatevi sfrigolare l’glio sbucciato a fettine e quando queste saranno quasi trasparenti, unite i baccelli di fave e lasciateli insaporire su fiamma vivace per 1 minuto. Coprite tutto con la salsa all’aceto, spegnete il fuoco e lasciate riposare almeno 30 minuti. Servite le fave tiepide o fredde.
Ingredienti per 4 persone:
400 g di fave fresche, colte giovani e tenere
1,5 dl di aceto di vino bianco
1 grossa fetta di pane rustico raffermo
2-3 cucchiai di pecorino grattugiato
1 ciuffo di menta
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
sale
Curiosità: questo piatto di antiche origini è noto con la terminologia dialettale “fave e suzu”.
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