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Riceviamo e pubblichiamo:
Facciamo seguito all’articolo pubblicato sul sito Web di un quotidiano dal titolo come in oggetto a firma di un certo Sig. Vincenzo CREA che qualificatosi quale Referente unico (sic!) dell’ANCADIC Onlus (cosa c’entra l’Associazione nazionale di ispirazione cattolica per la difesa dei diritti di cittadinanza che si interessa di ben altro? boh! ) e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto” di cui sconosciamo ogni recapito e composizione, apre la sua nota: “Motta San Giovanni. Differenziata? Cambiano i musicanti, ma la musica peggiora. Il Comune di Motta San Giovanni non paga la ditta incaricata alla raccolta, che da giorni ha proclamato lo sciopero”.
Il sig. Crea, tra il vero, il falso e il fuori tema, offende la nostra Società e la professionalità e la passionalità del personale che espleta anche con grande senso di responsabilità il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti prodotti dai cittadini del Comune di Motta San Giovanni.
Essere riportati dentro una parodia non è bello e non fa piacere a chiunque svolge onestamente il proprio lavoro.
Che l’attività del servizio di raccolta RSU e RD è notevolmente cambiata (in meglio!) non lo diciamo noi ma i cittadini-utenti del servizio con le loro attestazioni verbali ed e-mail.
Evidentemente il sig. Crea, che ancora non abbiamo avuto l’opportunità di poter conoscere personalmente, e al quale, seguendo l’invito rivoltogli tramite la stampa dal primo cittadino Mottese, prestiamo tutta la ns disponibilità a prendere contezza sulle veridicità della tematica e a focalizzare l’attenzione sulle “cause” che hanno fatto scaturire “l’effetto”, vive in un mondo tutto suo e slegato dalla realtà che lo circonda.
E’ da anni, 16 per l’esattezza, che in Calabria si parla di “emergenza rifiuti” e in questi ultimi mesi sta dimostrando tutta la sua malvagità anche ad una provincia che in certo qual modo poteva dichiararsi fortunata.
Anche al più distratto lettore di un qualsiasi quotidiano che si affida a corrispondenti seri, professionali e non a gente che usa la penna in forma strumentale, non gli sarà sfuggita la constatazione che tutti Comuni della Provincia ( e non) sono invasi da rifiuti di ogni sorta, mentre al Sig. Crea, più intento a scrivere che a leggere, gli è sfuggita Motta S.G., pur con le difficoltà oggettive non dovute né all’Amministrazione Comunale e né alla scrivente, è una sorta di isola felice.
Nel marasma generale, vedi il confinante Comune di Reggio Cal nel quale sorge il più grande impianto di trattamento rifiuti della Calabria, Motta S. G. più dichiararsi il Canton Ticino della provincia.
Prima di addentrarci, se pur brevemente, nei particolari della nota desideriamo evidenziare che sulla stampa locale e nazionale, scritta e parlata, in merito alla disgraziata emergenza che vede la Provincia di RC soffrire, si sono avvicendati “pezzi” satirici (tanti. Gli autori sfottono tutto e tutti. E’ il loro mestiere!) e narrativi (tutti i giorni. I corrispondenti riportano “il problema e l’impegno” dei Sindaci e dei Commissari).
Il Crea, unico e solo, non narra, non racconta, perché, forse, non conosce i fatti e le varie problematiche, e non fa satira ma si permette il lusso a fare il “sentenzioso”.
La nota del Crea nel manifestare la voglia di denigrare tutto e tutti (sport in continuo decadimento ma che sopravvive, purtroppo, solo a chi non ama la propria terra e all’eventuale fango sa buttare altro fango) presenta innumerevoli inesattezze riguardanti alcuni aspetti tecnici operativi per i quali ci sentiamo di dover dare le decifrazioni.
La società ASED, a seguito dell’offerta economica e del relativo contratto stipulato in data 27 Settembre 2012 e scadente il p.v. 21 aprile, avrebbe dovuto svolgere l’attività di “raccolta porta a porta”, trasporto e conferimento dei rifiuti presso l’Area Ecologica Comunale.
Mentre, di fatto, pur non avendo l’obbligo, svolge l’attività mista di raccolta “porta a porta” e svuotamento cassonetti stradali, e il conferimento dei rifiuti presso impianti fuori del territorio comunale e comunque prescritti dal Comune, per quanto riguarda i Rifiuti Differenziati, e dal Commissario Emergenza prima e adesso dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, per quanto riguarda i Rifiuti Indifferenziati.
Per cui la nostra Società Ased, oltre ad osservare le norme contrattuali si prodiga di soddisfare appieno le richieste di supporto per la risoluzione delle varie problematiche che l’Amministrazione Comunale presenta, di suggerire alla stessa idonee soluzioni (costose per l’Ased e zero €uro per il Comune) pur di non far svanire il rapporto empatico che è nato con i Mottesi e che nella nostra Società hanno riposto la loro fiducia e la speranza di usufruire di un servizio quali-quantitativo.
Ma difronte ai disagi creati dagli impianti di conferimento, i quali risultano obsoleti e incapaci di ricevere la produzione dei rifiuti, anche le soluzioni adottate, e criticate dal Crea, hanno una scadenza.
A questo punto è utile ribadire il concetto che se non si ha la possibilità di poter conferire i rifiuti raccolti, le problematiche diventano insostenibili ed ogni giorno sempre più gravi. Basta pensare agli ultimi provvedimenti emanati dal Dipartimento Ambiente della Regione Calabria che privilegia i Comuni di Reggio Calabria, Siderno e Locri, dando in esclusiva l’uso degli impianti di conferimento di Reggio Cal. e di Siderno, e penalizza i restanti Comuni Ionici con l’interdizione all’accesso presso gli impianti citati fino a Sabato 13 c.m.
Ciò significa che il Comune di Motta S. G (unitamente agli altri comuni) potrà usufruire dell’impianto di conferimento a partire da Lunedì 15.
La transitoria presenza di idonei containers a tenuta stagna, ribadiamo a “tenuta stagna”, c/o l’isola ecologica, adibiti al temporaneo accoglimento dei rifiuti raccolti, è la prova lampante della sinergia, Comune – Ased, al fine di ridurre non solo l’indecoroso spettacolo dei rifiuti in mezzo alla strada ma, come si usa dire in gergo, metterli “in riserva” onde evitare, appunto, i possibili problemi igienico sanitari denunciati dal sig. Crea.
Alle affermazioni gravi e gratuite del Sig. Crea (“I notevoli ritardi nel ritiro dei rifiuti sono abbondantemente aumentati” e al “perdurare del disservizio” creato dalla nostra Società) potremmo chiedere conto in altre sedi ma preferiamo il dialogo e il confronto purché sia sincero e non strumentale e speculativo.
Se il Crea vuole avventurarsi nel mondo dei rifiuti e fare “scoop” è meglio che volga lo sguardo verso altre direttive. Ne troverà di che parlare e di fornire elementi alla Magistratura.
Corrisponde al vero lo sciopero del personale dell’ 8 e 9 u.s,. (è stato reso pubblico da tutti gli organi di informazioni !). Invece non abbiamo prove della telefonata inoltrata dal Sig. Crea al n. verde e alle eventuali risposte errate formulate dalla centralinista, tra l’altro non abilitata a tale scopo, ma, volendo fare un atto di fede, cogliamo l’occasione per affermare, in merito ai pagamenti, che il Comune di Motta San Giovanni, in questo momento difficile per tutti gli Enti Pubblici e Privati, è tra i pochi Comuni virtuosi della provincia e ci sentiamo soddisfatti per la tempistica di pagamento.
E’ vero pure che i rifiuti umidi, c.d. organico, vanno “mischiati” con i rifiuti secchi non riciclabili, c.d. indifferenziati.
A tal proposito è evidente che il sig. Crea non è a conoscenza, altrimenti non avrebbe sparata la notizia come frutto di una personale operazione di detective, che l’impianto di trattamento del rifiuto organico è chiuso da novembre 2012!
Per non essere noiosi e con l’augurio che non ci dobbiamo più ritornare sull’argomento, tralasciamo altre elucubrazioni rilevate nella nota del sig. Crea dal sapore più nell’intento di apparire, di essere in scena che una dimostrazione di volontà a contribuire alle soluzioni dei problemi che certamente il Comune ne ha.
A noi piace discutere con chi vuole costruire e a tal proposito, sfruttando l’opportunità che ci offrono le testate giornalistiche invitiamo i cittadini di Motta S. G ma anche i lettori che “differenziare” i propri rifiuti, per “differenziarsi” da un modus vivendi che è alle spalle e guardare al futuro con la serena speranza, non è mai troppo.
ASED Srl
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