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Nella giornata odierna i Carabinieri in Villa San Giovanni hanno eseguito un’ordinanza coercitiva del collocamento in comunità emessa in data 20.02.2012 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica per i Minorenni di Reggio Calabria (Procuratore Carlo Macrì) a carico di due minorenni L.C. di 17 anni e C.S.J. di 15 anni responsabili di vari furti e danneggiamenti commessi in centro di quella città.
Le attività investigative dei Carabinieri, coordinati dalla Dott.ssa Francesca Stilla della Procura della Repubblica per i Minorenni di Reggio Calabria e dal Dott. Marco Tenaglia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, avviate a novembre scorso a seguito di una serie di furti e danneggiamenti commessi nel centro villese avevano già portato all’arresto di L.C. di 17 anni e alla denuncia in stato di libertà di altri soggetti coinvolti G.C. di 19 anni, E.D.M di 18 anni e S.J.C. di 14 anni (veniva accertato anche il coinvolgimento di un ragazzino 13enne, non imputabile per i fatti accaduti).
I fatti oggetto del provvedimento notificato oggi, si riferiscono a tre furti commessi da una “Baby gang” organizzata sul modello americano delle street gang.
Il primo obiettivo della “baby gang” è stata una rivendita di frutta e verdura; i giovani all’interno dei locali nel corso del furto dopo aver messo a soqquadro i hanno firmato “l’azione” con la scritta “CRIPS” lasciata sulla bilancia dell’esercizio.
Il secondo obiettivo: è stato una Cooperativa che si occupa proprio del recupero sociale in ambito minorile e non, assistenza ai disabili e servizi educativi e ricreativi. Dopo essersi introdotti all’interno dei locali di via Calì mediante rottura di una finestra, la “baby gang” ha forzato una cassetta di sicurezza contenente 210 euro ed asportato un personal computer e anche qui hanno firmato l’azione con la scritta “CRIPS” sul muro del locale.
Il terzo furto è stato in danno di un’altra rivendita di frutta e verdura; oltre alla frutta ed altri beni di consumo asportavano anche un impianto di video sorveglianza costituito da due telecamere ed un hard disk istallati dal proprietario proprio per individuare i responsabili di continui furti subiti in precedenza.
I carabinieri hanno subito focalizzato l’attenzione sulla scritta “CRIPS”; i primi accertamenti sull’origine della parola inglese, hanno consentito di risalire che è il nome di una delle più vecchie e famigerate bande di strada di Los Angeles. I carabinieri sono entrati nelle chat della rete internet ed hanno trovato che proprio a villa c’erano dei giovani che utilizzavano il nick CRIPS.
Gli inquirenti hanno subito ristretto il cerchio su alcuni giovani che potevano essere coinvolti nella vicenda. Dopo l’individuazione dei presunti autori, sono scattate le perquisizioni domiciliari e a due di loro sono stati rinvenuti in due differenti abitazioni il personal computer e le telecamere asportate e scritte inneggianti ai “CRIPS” nei diari scolastici.
Lo sviluppo delle attività investigative dei militari villesi, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura per i Minorenni di Reggio Calabria ha consentito di far emergere ulteriori responsabilità e coinvolgimento dei predetti minorenni in ordine anche ad altri reati consumati come ricettazione ed uso di sostanze stupefacenti. Gli stessi utilizzavano gli strumenti offerti dalle chat della rete internet per scambiarsi informazioni, appuntamenti, piazzare sul mercato la merce rubata finanche modalità per la di commissione di reati.
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