Villa San Giovanni, precarietà all’Istituto alberghiero

tetto alberghiero

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Maria Rumi, Associazione “Cittadini”:

Con provvedimento dell’autorità Giudiziaria, l’immobile dell’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni, allora sito in Via Due Novembre, nell’agosto del 2013 veniva sottoposto a sequestro per inagibilità.
Dopo una serie interminabile di peripezie finalmente nell’anno scolastico 2013/2014 si è potuto provvedere a trasferire i laboratori di cucina, di sala, di pasticceria e di accoglienza turistica presso i locali dell’ITC Repaci completando il tutto nel marzo 2014 con notevole spreco di tempo e di risorse economiche.

La giunta Provinciale successivamente con delibera n°117 dell’01/10/2015 ha provveduto alla riorganizzazione e all’assegnazione degli spazi scolastici, ma ad oggi gli organi competenti non hanno dato esecuzione alla delibera di cui sopra, nonostante le sollecitazioni del Consiglio di Istituto dell’Alberghiero.

Ad oggi ben 7 classi svolgono attività teoriche in locali ricavati nei corridoi e non risulta possibile ripristinare normalmente le svariate attività laboratoriali che costituiscono parte essenziale per i percorsi formativi offerti da questa scuola.

Le strutture quali spogliatoi per docenti ed allievi, locali magazzino, archivi, celle frigorifere tutt’ora rimangono giacenti presso la struttura sequestrata per inagibilità.

L’edificio che attualmente ospita la scuola presenta inoltre delle criticità che si manifestano con infiltrazioni di acqua ogni qualvolta c’è una pioggia mettendo a rischio l’incolumità del personale e degli studenti.

Precarietà Alberghiero
Precarietà Alberghiero

Considerato l’ampio bacino di utenza e la mancanza appurata di strutture adeguate nel territorio Villesse, gli Organi Collegiali della scuola chiedono che si individui e si istituisca una sede staccata dell’Istituto Alberghiero nel comune di Reggio Calabria e l’intervento di tutti gli organi competenti al fine di garantire la regolare prosecuzione dell’anno scolastico ed il diritto allo studio degli allievi dell’IPALBTUR”.

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