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Riceviamo e pubblichiamo:
Ci troviamo di fronte ad uno dei momenti più tristi della vita istituzionale per la città di Villa San Giovanni, con una classe politica dirigente assolutamente inadeguata che è causa della presunzione che chi governa abbia poteri liberi dai vincoli imposti dalla democrazia.
Una presunzione, quella mostrata in questi anni dall’Amministrazione comunale, che già troppe volte è stata stoppata clamorosamente dai giudici le cui decisioni, evidentemente, non sono valse sufficiente insegnamento per indurre al rispetto dei principi di una sana e corretta azione amministrativa.
Oggi leggiamo, senza peraltro stupirci, della “trovata” con la quale la compagine guidata da La Valle ha chiesto alle compagnie di navigazione di sostenere l’iniziativa diretta a permettere l’utilizzo del varco FS per il transito dei veicoli diretti e provenienti dagli approdi privati.
A parte la contraddizione in cui incorre La Valle, dimentico che ha delegato all’Autorità Portuale di Gioia Tauro la “governance” di tutte le attività portuali sul territorio, stupisce che egli non sappia – o faccia finta di non sapere – che una iniziativa del genere, da quasi 20 anni, viene promossa e sostenuta dalle compagnie di navigazione presso l’Antitrust e da questa puntualmente bloccata per gli effetti negativi sotto il profilo della concorrenza e del mercato.
Un’iniziativa grave, quella di La Valle, da cui emerge una immagine disastrosa della gestione politico-organizzativa e l’incapacità di pianificare una prospettiva in grado di fronteggiare la più importante tra le tante emergenze che avvolgono la città. E tanto è vera questa affermazione che, se ove egli non sapesse realmente, con la sua improvvida uscita, sul piano politico, ha offerto l’immagine di una Istituzione priva di autorevolezza che è costretta a rivolgersi a privati per affrontare vicende pubbliche.
Sul piano sostanziale la proposta appare irricevibile e blasfema, perché piuttosto che affrontare la questione dell’inquinamento, punta semplicemente a nascondere il traffico veicolare, mantenendo e consolidando uno stato di fatto dalle dimensioni di disastro ambientale. E, ove ce ne fosse bisogno, dimostra che il fallimento del “Decreto Emergenza Ambientale”, con tutte le opere rimaste miseramente irrealizzate, non è frutto di contraddizioni e controversie amministrative ma di una sapiente regia che vuole mantenere lo “status quo” sullo Stretto, facendo pagare agli utenti il costo di un regime monopolistico e di un servizio umiliante per chi lo utilizza.
Piuttosto che inerpicarsi per sentieri altrui, il sindaco La Valle cominci a farsi promotore presso gli altri Enti, di quell’Authority ormai necessaria per garantire servizi di qualità, elevati standard operativi, coordinamento sugli orarie tra i vari operatori e, soprattutto, costi commisurati alle distanze reali.
Gruppo Misto
Consigliere Comunale
Massimo MORGANTE
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