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Ma alla piazza strapiena il magistrato antimafia ha voluto lanciare innanzitutto un messaggio che gli sta molto a cuore.
Paola Bottero ha spiegato che «SeaTouring è un percorso di sette sere di una Calabria che vuole andare oltre: e anche in questa serata, come nelle altre, andremo oltre i personaggi e i ruoli per cercare le persone».
Una vicenda personale ha segnato l’assegnazione della scorta nei suoi primi anni di magistrato. Da un lato le inchieste importanti, dall’altro il tentare di colpirlo nei suoi affetti personali: «Un giorno sparano a casa della mia fidanzata, poi chiamano e dicono: non sposarlo perché sposi un uomo morto». Gratteri non si è fermato, costruendo importanti capitoli dello lotta dello Stato contro la ‘ndrangheta, che oggi è tante cose, ma soprattutto narcotraffico, con i fiumi di denaro, il sangue, il risvolto terribile di tanti ragazzi che diventano prede.
La giornalista ha poi ricordato che la strage di Duisburg, se da un lato ha “ammazzato” anche la Calabria dal punto di vista mediatico, dall’altro ha rafforzato in modo incredibile il brand della mafia calabrese tra le organizzazioni del crimine mondiale. Il magistrato ha spiegato: «La ‘ndrangheta è credibile nel panorama internazionale, anche a differenza di Cosa nostra e Camorra, perché ha due caratteristiche che la contraddistinguono: il vincolo di sangue e la selezione molto accurata dei soggetti che ne fanno parte. Se un contrasto onorato diventa pisciotto liscio, perché portato al cospetto del capo locale da un altro ‘ndranghetista, poi si dimostra mollaccione o poco affidabile, a pagare, anche con la vita, sarà chi lo ha proposto».
Da Gratteri un no secco alla legalizzazione delle droghe leggere: «La distinzione tra droga leggera e droga pesante non esiste, è un’invenzione giornalistica e una comodità per gli spinellari che si trovano dappertutto, anche nelle istituzioni. Solo il 5 per cento dei tossicodipendenti usa marijuana o hascish. Nel caso in cui si decidesse di vendere la marijuana legalmente, lo Stato dovrebbe mettere in piedi delle serre con dei costi di produzione che si aggirerebbero attorno ai 12 euro per un grammo, mentre al mercato nero costerebbe 4 euro. Di quel 5 per cento di tossicodipendenti che usa marijuana, il 75 per cento è composto da minorenni, che non potrebbero andare in farmacia ad acquistarla. Mi si spieghi allora questa fretta sulla liberalizzazione con l’obiettivo di stroncare il business delle mafie, visto che nella migliore delle ipotesi solo il 25 per cento di quel 5 per cento acquisterebbe marijuana in farmacia. Lo so che lo avete letto in relazioni importanti, con gente che viene pagata per scrivere queste sciocchezze, ma non è assolutamente vero che in questo modo si impoverirebbero le mafie».
Gran finale con i saluti dello staff di SeaTouring, oltre a Paola Bottero e Alessandro Russo, Elena Pietropaolo e Sara Di Stefano, e con i ringraziamenti ai compagni di percorso, tra i quali l’Associazione Luce sullo Stretto e gli enti che hanno patrocinato l’evento: la Provincia di Reggio Calabria e le amministrazioni comunali di Scilla e Villa San Giovanni. La rassegna promossa dall’associazione Farcose e organizzata da Sabbiarossa Edizioni in collaborazione con Progetto 5 e il Network Touring, continuerà anche nei prossimi anni, come ha spiegato il sindaco Antonio Messina salito sul palco di Cannitello per un breve ringraziamento.
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