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La USB P.I. aderirà all’iniziativa dei Vigili del Fuoco calabresi e siciliani, che si sono dati appuntamento lunedì 10 marzo, alle ore 10,30 sulle due sponde dello stretto.
Stanchi di continui tagli al soccorso pubblico e vittime da troppi anni di attacchi efferati, i pompieri , i lavoratori della Pubblica Amministrazione dei servizi pubblici scendono tra la gente e manifestano il loro disappunto.
Tra le due sponde dello Stretto che taglia l’Italia dalla Sicilia, i lavoratori dei Vigili del Fuoco si uniscono per gridare il proprio disappunto contro le manovre della tanto decantata “spending review”.
I tagli inflitti alla categoria ricadono direttamente sulla popolazione e quindi ai cittadini; i pompieri, si rivolgono distribuendo un volantino che descrive in maniera chiara i numeri a cui si va incontro.
Un vigile del fuoco ogni 15.000 abitanti, sedi aperte di giorno e chiuse di notte, volontari (formati alla buona) in servizio e professionisti presenti solo nei grossi centri di maggior richiamo mediatico; ecco il vero volto di queste riforma.
Ma oggi gli operatori del soccorso sempre più avviliti e precarizzati, chiedono il rispetto del loro mandato di “salvaguardia” denunciando il loro attuale stato di lavoratori ormai messi alla berlina. Contro chi ci voleva inviare a morire con l’arrivo della nave dei veleni proveniente dalla Siria.
Costretti a turni massacranti, a servizi senza attrezzature adeguate, ad essere operatori sballottati da una parte all’altra del paese sempre a caccia della soluzione ottimale che serva al governo per giustificare il proprio “fare”; oggi i vigili hanno deciso di denunciare la loro “ormai” realtà che circonda, quotidianamente, il loro servizio.
Cittadini meno sicuri e servizio pubblico sempre più privatizzato è la vera faccia della politica della spending review. Ed è per questo motivo che gli “angeli del soccorso” (così chiamano i vigili del fuoco) hanno deciso di manifestare.
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